Più volte sulle pagine di Planet Country ci siamo occupati del fertile sottobosco blues canadese, scoprendo I molti talenti che lo abitano. Musicisti per la maggior parte sconosciuti alle nostre latitudini ma che mostrano quanto qualitativamente ottima sia quella scena, senza nulla da invidiare rispetto a quella statunitense. I tre dischi di cui parleremo in questa sede sono l’ulteriore conferma del momento felice dei suoni blues (ma in molti casi vicini come spirito a rock e soul) al di sopra del confine americano. Il primo disco ci riporta indietro nel tempo con un personaggio per certi versi storico per la musica canadese: Myles Godwyn. Myles ha legato il proprio nome alla band rock April Wine, amatissima in Canada e dal 1969 punto di riferimento fondamentale del genere, ma ha sempre avuto nel cuore il blues. A distanza di cinquantanni da quegli esordi Myles Goodwyn è riuscito nell’impresa di incidere il suo agognato ‘blues album’ e lo ha fatto con tutto l’amore e il rispetto per questi suoni, ripresi con classe e talento. B.B. King, Muddy Waters e Howlin’ Wolf sono sempre stati artisti a cui il nostro ha guardato con devozione e “Myles Goodwyn And Friends Of The Blues” è la sublimazione di questo percorso. Ospiti di rilievo di queste sessions sono Frank Marino (che con i suoi Mahogany Rush ha scritto belle pagine di ‘hard blues’), Rick Derringer, Amos Garrett ed il songwriter David Wilcox, oltre ad una serie di sidemen meno noti ma di grande esperienza. “Miles Goodwyn And The Friends Of The Blues” è lavoro trascinante e corposo, prodotto, scritto (per la maggior parte, con l’unica eccezione della cover di “Isn’t That So” di Jesse Winchester) ed interpretato con il cuore, a partire dalla fiatistica e potente “I Hate To See You Go (But I Love To Watch You Walk Away)” fino alla conclusiva ed intensa “You Never Got The Best Of Me” con la splendida armonica di Dewey Reeds, in una continua alternanza di emozioni blues. Disco altamente consigliato. Dai toni molto più ‘hard’ è il blues di Murray Kinsley, animatore delle notti musicali di Ottawa, Ontario. Murray e i suoi fidi Wicked Grin, trio formato dalla bassista Leigh-Anne Stanton, dal batterista Bruce Saunders e dall’armonicista Rod Williams sono al quarto disco che fissa coordinate sicure e compatte in un repertorio tutto originale, forse un pochino ‘ordinario’, e spesso trascinante e coinvolgente. Dei tre dischi quello di Brandon Isaak è quello più vario, intenso e palpitante. “Rise ‘n’ Shine” è il terzo lavoro del musicista di Vancouver, inciso nella capitale del British Columbia con i più validi esponenti della scena blues della città e va dritto al cuore dei suoni del profondo Sud. Dal Delta a New Orleans, da Memphis a St. Louis il viaggio del chitarrista canadese è straordinariamente incisivo e tocca temi come swing, soul, funk, country blues con un approccio caldo ed appassionato. “Right Around The Corner”, posta in apertura ad introdurre la selezione, è il vero manifesto delle intenzioni di Brandon Isaak e lo fa con cuore ed anima, classe sopraffina e tecnica eccellente. Ogni momento è da sottolineare per sorprendente ispirazione e la band che segue Brandon lo fa con grande trasporto e lucidità. Un disco questo “Rise ‘n’ Shine” che si pone come una delle migliori produzioni blues (nel senso più ampio del termine) degli ultimi anni. Assolutamente consigliato. (Remo Ricaldone)