Sorprendente. Iniziamo la recensione con questa parola: sorprendente. Steak Night At The Prairie Rose dei Texani (vengono da Austin) Mike And The Moonpies si può tranquillamente definire sorprendente  grazie ad un sound così dannatamente e incredibilmente country. Ascoltate Wedding Band e ditemi se non vi sembra un brano di King George Strait degli anni 80. La voce di Mike Harmier ci riporta al periodo d’oro della nuova country music accompagnati da una steel davvero magica. La band ha scelto come singolo The Worst Thing, un brano dal forte sapore western che letteralmente “ti stende” a suon di steel (Zachary Moulton), harmonica ( suonata da Mickey Raphael, molto spesso al fianco di Willie Nelson)  e border guitar. Il producer Adam Odor ha davvero fatto un grandissimo lavoro. Anche la title track Steak Night at the Prairie Rose rappresenta un tuffo al cuore per chi è cresciuto ascoltando un certo tipo di country music. I new traditionalists degli anni ’90 hanno, per fortuna, ancora dei seguaci tra le nuove bands emergenti. Un’altro brano incredibile è, a mio parere, Beaches Of Biloxi. Quasi sicuramente non c’entra nulla, ma ascoltando questa canzone mi è subito venuto in mente Chris LeDoux nato a Biloxi il 2 ottobre 1948. Un album da ascoltare con attenzione, scoprendolo nota dopo nota, canzone dopo canzone. Tutta la magia della musica country in un solo cd…. Steak Night at the Prairie Rose di Mike and The Moonpies. (Gianluca Sitta)