popepoemcd-300x267Questo disco ci da l’opportunità di soffermarci un po’ sulla sempre più positiva scena musicale scandinava, da alcuni anni assurta al rango di luogo guida per quanto riguarda la musica delle radici nel vecchio continente. In particolare Svezia e Norvegia ci stanno consegnando artisti di eccellente caratura, ottimi musicisti e pregevolissimi cantanti che hanno inciso dischi che non sfigurano minimamente nei confronti dei prodotti made in USA. Si possono citare Ellen Sundberg (che ha inciso sotto l’egida di Israel Nash Gripka), Johan Orjansson, il bravissimo Richard Lindgren, il duo di origine norvegese Millpond Moon autori di ottimi album incisi a Nashville, il quartetto degli Eastwick e molti altri. Buford Pope (nome d’arte per Mikael Liljeborg) è un quarantacinquenne svedese nato nella minuscola isola di Gorland nel Mar Baltico che ha già al suo attivo una manciata di buoni dischi dove la passione per la musica americana unisce rock e radici in maniera fresca e godibile. Voce roca e notevole talento, Buford Pope riscopre con questo “The Poem & The Rose” un lavoro ‘dimenticato’ in un cassetto per dieci anni e che mostra il suo grande amore per la country music, messa un po’ in un angolo nei suoi ultimi lavori. Lo fa con sorprendente efficacia e le dodici canzoni che lo compongono ripropongono sonorità limpide ed ispirate, mai banali o risapute pur ponendosi su un piano di assoluta ‘classicità’ e rispetto per la tradizione. Bastano le poche ‘pennate’ di steel guitar che aprono la canzone che dà il titolo al disco per farci immergere nella più vera e sincera country music in una canzone dal taglio essenziale e pregnante. La voce del protagonista è decisamente diversa dalle ultime incisioni dove risulta molto più roca, qui è più nitida e tutta giocata sulle note alte. Oltre alla citata pedal steel (nelle mani del bravo Peter Andersson) gioca un ruolo importante il fiddle di Filip Runesson che caratterizza la tersa melodia di “Talk Of The Town”, le tastiere e la fisarmonica di Mats Bengtsson, le chitarre, il mandolino e il basso di Amir Aly che ben si amalgamano a quelle di Buford Pope che si destreggia molto bene anche a dobro e banjo. “My Heart Don’t Lie” ricorda fortemente le ballate della Band, con ancora pedal steel e fiddle ‘sugli scudi’, “Bless These Arms Of Mine” è un’altra splendente country song che declina con stile tutte le caratteristiche del genere, voce e arrangiamento perfetti, “All I Took Was You” è semplice e gustosa. Non c’è una nota sprecata in questo “The Poem & The Rose”, non sarà magari originalissimo e non ha inventato niente ma la freschezza che ‘sprizza’ da ogni canzone basta per consigliarlo a tutti coloro che hanno nostalgia della cara vecchia country music del passato. www.bufordpope.com per ulteriori info.(Remo Ricaldone )