Nel nativo Canada è una superstar del folk, negli Stati Uniti ha ricevuto numerosi riconoscimenti e ha collaborato con musicisti dalle più diverse provenienze come Faith Hill, Alison Krauss, il violoncellista classico Yo Yo Ma, Bela Fleck e Santana oltre ai Chieftains; Natalie MacMaster ha portato il suo fiddle e l’amore viscerale per la tradizione anglo-scoto-irlandese  in giro per il mondo distinguendosi per uno stile straordinariamente ricco di vigore e di sfumature. “Sketches” interrompe un silenzio discografico durato otto anni in cui la quarantasettenne della Nova Scotia ha dato la precedenza alla sua vita privata (Natalie ha la bellezza di sette figli!) e  ci riconsegna un talento unico ed il suo impeccabile approccio al suo vibrante retaggio musicale. Un album interamente strumentale in cui si alternano travolgenti medley di reels e gighe, melodie descrittive e contemplative che dipingono a tinte pastello i magnifici scenari del suo Canada orientale e qualche piccola sorpresa ad insaporire una selezione che rimarca quanto nel suo stile convivano tecnica e cuore in parti uguali. Accanto al suo fiddle ci sono alcuni dei migliori musicisti ed amici del giro folk con in primis le chitarre e l’accordion di Tim Edey, mentre Mark Rogers suona il basso elettrico ed acustico e nei vari momenti si alternano il banjo di Frank Evans, le percussioni di Mark Kelso, il flauto di Michael McGoldrick e la dodici corde di Stuart Cameron. La notevolissima coesione dei brani, l’alternanza di momenti veloci e lenti, la riuscita sequenza di emozionanti ‘square dance’, di ‘strathspey’ (uno stile particolarmente sincopato tipico della tradizione scozzese), di arie e di reels fanno di questo disco un lavoro da apprezzare in toto, passando attraverso l’omaggio al fisarmonicista francese Richard Galliano con le sue inflessioni jazzy e la accorata rilettura (naturalmente strumentale) della bellissima “I Can’t Make You Love Me” firmata dagli autori country Mike Reid e Allen Shamblin e portata al successo da Bonnie Raitt. Bentornata Natalie! (Remo Ricaldone)