Mean Mary, all’anagrafe Mary James, è stata fin dall’infanzia immersa in quel ricco background musicale che fa capo ai suoni roots tra folk e country ma con uno spirito vibrante ed aperto alle molte influenze contemporanee. Eccellente banjoista, voce calda, modulata e potente al tempo stesso, Mean Mary ha inciso finora la bellezza di diciannove dischi, con una produzione che negli anni è maturata fortemente e si è stabilizzata su un livello notevole. Ora affronta la prova del disco di carattere natalizio con grande naturalezza e scioltezza, unendo classici tradizionali e brani originali in un progetto interamente acustico che profuma di cose genuine e semplici, nel perfetto spirito del periodo. Con il fattivo aiuto del fratello Frank che la supporta alla seconda voce e alle chitarre, la nostra propone la struggente malinconia e dolcezza di alcune canzoni alternando momenti di spensieratezza e divertimento (leggasi la frizzante versione di “Jingle Bells”) mostrando sempre grande perizia strumentale al banjo, grande protagonista in buona parte del disco come nel pimpante strumentale “Snowy”. Tra i classici sono assolutamente da segnalare la bellissima “I Saw Three Ships”, “God Rest Ye Merry Gentlemen” in cui Mean Mary imbraccia anche il violino, la pianistica “It Came Upon A Midnight Clear” che con “O Holy Night” rappresenta il momento più poetico ed intenso della selezione e la riuscita cover di “Deck The Halls”. “Ding Dong Day” è invece un riuscitissimo brano originale che primeggia per coinvolgimento e grazia, mentre “I’d Rather Be Merry” è un ottimo momento uscito dalla collaborazione dei fratelli Frank e Mary con più di una citazione autobiografica. Album di buon livello che farà felici coloro che amano il tema rivisitato con suoni legati alle radici della musica americana. (Remo Ricaldone)