Nata nel Canada orientale, nella cittadina di Charlottetown, isola di Prince Edward, Whitney Rose non si mai allineata come molte sue colleghe ad un country-pop di maniera, perseguendo piuttosto un percorso fatto di amore per la tradizione (Kitty Wells, Tammy Wynette, George Jones e Keith Whitley tra le sue ispirazioni) ma anche attrazione per i suoni degli anni sessanta come Ronettes e Dion di cui ha spesso ripreso canzoni. Tra gli incontri che hanno segnato una carriera che per la trentatreenne country singer  è ancora in fase di maturazione c’è stato quello con Raul Malo in un concerto aperto per i Mavericks a Toronto, viatico per una collaborazione che ha dato vita al secondo disco di Miss Rose “Heartbreaker Of The Year” nel 2015 ed al più recente “Rule 62” del 2017, con in mezzo l’eccellente ep intitolato “South Texas Suite” inciso negli studi e prodotto da Dale Watson a conferma di un forte fascino nei confronti del Lone Star State che l’ha portata ad esibirsi con regolarità al Continental Club di Austin. Voce modulata e forte al tempo stesso, personalità e talento sono caratteristiche che hanno portato Whitney Rose a diventare una delle grandi promesse dell’attuale panorama country, puntando sulla qualità del materiale e sulla cura dei suoni piuttosto che sull’immagine ‘tout court’. Le sue incisioni, tra Nashville ed Austin, stanno a testimoniare quanto possa ulteriormente crescere e dare il suo fattivo contributo ad un mondo come quello della country music sempre in bilico tra rinnovamento e preservazione del passato. (Remo Ricaldone)