I West Of Texas fanno parte di quella nutrita schiera di artisti che testardamente (e fortunatamente) continuano a riproporre la country music più verace e radicata nella sconfinata provincia americana, quella con un pizzico di swing e di rock’n’roll che mantiene viva la tradizione che gente come Wayne Hancock, Dale Watson, i californiani Red Meat, James Intveld, gli 1100 Springs e in passato Commander Cody ha interpretato ed interpreta con passione e grande amore. Dal 2003 i WoT sono ‘in pista’ con il frontman Jerry Zinn a guidare la band e questo “Heartache, Hangovers & Honky Tonks” è il frutto, sofferto a causa di uno stop per motivi di salute che ha rallentato il tutto, di un percorso fatto di innumerevoli tappe nei bar e nelle dance halls di California e Texas, due immancabili riferimenti stilistici quando si parla di ‘real country music’. La solida voce baritonale del leader guida quindi questo viaggio nelle classiche ballate ‘tear in my beer’, negli uptempo e nelle inflessioni swing di un sound che non trascura puntate nel cajun e nel tex-mex tanto per rendere più vario e godibile il tutto. Un viaggio lungo ben sedici brani per più di cinquanta minuti da cui è veramente complicato estrapolare una canzone che si eleva da una selezione praticamente impeccabile se amate questi suoni. Da “My Whiskey Life”, introduzione significativa per melodia e tema, alla versione ‘ripulita’ per le radio di “Watcha Drinkin’” che congeda l’ascoltatore, è un percorso perfetto per dinamiche e ispirazione, assolutamente consigliato a chi voglia sognare di immergersi nell’atmosfera festosa, nostalgica e genuina di un ‘honky tonk bar’. (Remo Ricaldone)