I Water Tower sono un collettivo musicale nato a Portland, Oregon sotto la guida di Kenny Feinstein, appassionato di tradizione country e bluegrass ma anche di suoni legati al punk-rock. Da cinque anni Mr. Feinstein ha deciso di spostare la sua base a Los Angeles, trovando un nuovo assetto alla band che ora è un quartetto con lo stesso Kenny a chitarra e fiddle, il banjoista e chitarrista Tommy Drinkard, l’altro banjo player Jesse Blue Eads (originariamente un bassista dalla radici jazz) e Joey Berglund al contrabbasso. I Water Tower non sono quindi la classica bluegrass band tradizionale ma una gruppo affascinato dall’approccio ‘aperto’ ad altri stili, avvicinandosi a volte agli Old Crow Medicine Show e alle jam bands acustiche che negli anni hanno proposto un mix in cui hanno intrecciato gli stili più diversificati. A conferma di ciò c’è questa ‘instant session’ durata l’arco di una sola giornata negli studi Palomino di Los Angeles dove i Water Tower hanno fissato su disco brani lungamente provati on stage, unendo tradizionali ed originali in maniera coinvolgente, passionale e trascinante. L’energia traspare limpida nel corso dell’album, con momenti ben noti a chi segue il bluegrass come “Reuben’s Train” e “Cotton Eyed Joe” e con tutta la freschezza di canzoni come “California Love”, “George Washington”, la travolgente “My Little Girl In Tennessee” dal forte sapore ‘grassy’, “Radio” frizzante e divertita, “Stay All Night” con il suo pungente sapore old-time e un’interpretazione che sottolinea la bontà strumentale dei Water Tower, “AM PM” con nel cuore folk, pop e reminiscenze di Jonathan Richman e il suo un po’ stralunato senso melodico e “Take Me Back” che chiude il cerchio con un doppio banjo a guidare una canzone intrigante ed intelligente. Quello che i Water Tower alla fine hanno dimostrato di essere. (Remo Ricaldone)