241054_733832693363715_397881387607334257_oSulle rive del Colorado si è concluso sabato scorso il Sundown Heaven Tour 2014 di Tim McGraw. Subito dopo il tramonto migliaia di country fans sono arrivati al Laughlin Event Center sul Colorado River in Nevada per celebrare questo evento. Puntuale alle 8,30 pm le luci si sono spente e Samuel Timolty McGraw è salito sul palco . Sembra incredibile ma il primo successo ed i primi awards sono arrivati 20 anni fa, infatti il primo numero uno ed i riconoscimenti come miglior album e come miglior nuova voce maschile sono stati raggiunti nel novembre 1994. La longevità artistica e il successo del suo ultimo album, ( Sundown Heaven Town #1 Bilboard Country Album) hanno richiamato un pubblico di tutte le età in un clima easy tipico di tutti i grandi e piccoli concerti country americani.Le emozioni non hanno dato tregua e l’alternanza di ballate e di brani più ritmati e frizzanti non si è mai interrotta. Per chi come noi ha vissuto sostanzialmente tutta la carriera dell’artista (la madre di origine italiana) la serata di sabato scorso è stata un’esperienza indimenticabile e ricca di ricordi legati ad anni, viaggi ed esperienze vissute in un periodo nel quale la musica di Tim Mcgraw è stata la colonna sonora portante. Il concerto impeccabile sia dal punto di vista musicale che coreografico, ha presentato sul palco un artista al top della forma fisica per una performance ai massimi livelli.Everywhere, che scherzosamente dichiara di aver pubblicato all’età di dodici anni, “Cowboy in me”, “Something like that” sono solo alcuni dei momenti più toccanti.”I like it, I love it” non poteva mancare ed implacabile ha fatto saltare e sudare tutti i presenti. Tutta la band, otto elementi, ha accompagnato egregiamente l’artista della Louisiana durante tutto lo show, creando un fortissimo impatto ed ottima resa soprattutto quando hanno suonato i brani dell’ultimo cd. Overrated, la tenerissima “Meanwhile at back at Mama’s”, “Looking for that girl”, “Keep on trackin”, “City Lights” e il più bel two step del 2014 “Shotgun rider” , arrivato come un treno che ha travolto tutti. 10694303_733833176697000_8266531906472241982_oLe due ore di concerto sono volate, la musica e il modo di fare di Tim Mcgraw hanno creato piccoli momenti di intimità certamente non comuni per un grande show. Avendo avuto l’opportunità di vivere il concerto nel pit direttamente sotto al palco (non c’era infatti alcuna barriera tra i fans e i musicisti), più di una volta ci siamo scambiati hi five e strette di mano. Apice del concerto è stata sicuramente una “Just to see you smile” eseguita seduto sul bordo del palco a pochissimi centimetri da chi vi scrive. Pelle d’oca ed incredulità per quattro minuti che difficilmente verranno rimossi dalla mente di “questi due appassionati” di country music cresciuti tra “la via emilia e il west” nei dintorni di Bologna. Troppo spesso il termine “country” in Italia viene inflazionato ed utilizzato strumentalmente e superficialmente per attirare persone. Sabato abbiamo avuto la fortuna di partecipare ad un evento Country con la C maiuscola. Un grande concerto, un unico e inimitabile artista, immersi nella piacevole aria del deserto in inverno, tra un pubblico caratterizzato da una comune passione e che non aveva bisogno di scritte western su giubbotti e camicie per apparire country Un concerto che ci ripaga ampliamento dei sacrifici e dei chilometri fatti. Ciò che negli anni 90 rappresentava per noi una curiosità, si è col tempo trasformata in una passione sempre più forte che oggi rende impensabile andare oltre oceano senza vivere la musica country nel modo più diretto, vivo e coinvolgente possibile. (Fulvia Foresti & Stefano Castellari)