Questo settimo lavoro per la canadese di Toronto Tia McGraff rappresenta l’urgenza di esprimere sentimenti fortemente attuali come speranza, positività e forza interiore. “Stubborn In My Blood” è infatti uno sguardo intenso, sensibile e poetico sul mondo in un periodo decisamente travagliato e problematico attraverso una serie di canzoni dal taglio country-pop-folk che Tia interpreta con estrema grazia e bravura, supportata da Tommy Parham, chitarrista, autore e produttore al suo fianco da parecchi anni. Dotata di una voce al tempo stesso forte, espressiva e pregevolissima capace di raggiungere con naturalezza il cuore dell’ascoltatore, Tia McGraff firma forse il lavoro più rappresentativo della sua carriera discografica, a partire da una canzone come “Let ‘Em See Your Strong”, adottata dal movimento ‘Me2’ e da gruppi femministi in varie parti del mondo per il suo alto valore espressivo. Una ballata pianistica d’effetto tra country e pop con venature quasi gospel. “Pilot Of Change” rimanda alle cantanti del periodo ‘new country’ tra la fine degli anni ottanta ed i primi novanta, ricordando (almeno al sottoscritto) voci come quelle di Deana Carter o Lari White, “Hole In Your Heart” è invece una ballata dai toni intensi ed intimi mentre “Travelin’ By Guitar” è uno dei momenti più alti, con il suo grande lavoro di strumenti acustici ed un cammeo gustoso di Cindy Cashdollar al dobro. Spumeggiante e con un forte sapore folk è la canzone che da il titolo al disco, bella nella sua pura melodia è poi ”One Tin Soldier”, unica canzone non firmata dalla McGraff, accorata è la ballata acustica “Here With Me Tonight” che rimanda a certe canzoni di Don McLean, più ‘folkie’ “Far Away Man” caratterizzata dallo splendido fiddle di Ellen Day. A chiudere una selezione di grande qualità ci sono “The Faithful Ones” con le fascinazioni folk che sconfinano in una melodia che rimanda alla tradizione e “Forbidden” dal sapore un po’ ‘old fashioned’. Disco assolutamente godibile. (Remo Ricaldone)