Nonostante sia ancora molto giovane Kody Norris ha alle spalle una carriera densa di dischi, di esibizioni live e di una grande considerazione negli ambienti bluegrass. Il suo è un approccio molto fedele alla tradizione, quella di Bill Monroe, di Jimmy Martin e degli Stanley Brothers, ma a sorprendere è la brillantezza e il gusto della sua musica, ottima sia quando a scrivere è lo stesso Kody Norris sia quando riprende materiale altrui. “All Suited Up” è in qualche modo la consacrazione della sua carriera, l’approdo a una delle storiche e più considerate label del genere come la Rebel Records di Charlottesville, Virginia ed il risultato è uno dei più godibili album di bluegrass degli ultimi tempi, solido, dinamico e trascinante. Ad accompagnare il frontman ci sono la moglie Mary Rachel Narrey-Norris al fiddle, l’eccellente banjoista Josiah Tyree e Mark Fain al basso (sostituito recentemente da Charlie Lowman che però non appare ancora sul disco), con il mandolinista e co-produttore Darin Aldridge e il fiddler Jason Barie a completare una line-up assolutamente irresistibile. Il repertorio è come detto composto quasi in egual misura da originali e cover che con grande naturalezza si amalgamano per formare un insieme che scorre benissimo dando sempre l’impressione di un totale controllo e di un ‘fuoco interiore’ dettato da una passione notevolissima. Scorrendo i titoli non ci si può non soffermare sull’introduttiva “Brand New Hit In Nashville” (magari!, ndr.), sul bellissimo trittico formato da “I’m Going Back To The Mountains”, “Ole Carolina” e “Kentucky Darlin’” a celebrare il buon vecchio ‘high lonesome sound’, su “Love Bug”, sulla honky-tonk ballad “Lady Of The Evening” e sull’altrettanto bella “In The Shade Of The Big Buffalo” in un insieme comunque fortemente ispirato. Come si suol dire Kody Norris e i suoi pards sono ‘The Real Deal’. (Remo Ricaldone)