Country BoyIl rapporto tra John Denver e il mondo della country music non è stato mai idilliaco, nonostante qui in Italia Henry John Deutschendorf Jr. (il suo vero nome) sia stato sempre considerato un’icona del genere. Dagli esordi come folk singer al lungo periodo in qualità di pop star, John Denver ha ricevuto riscontri da parte del music business country solo per una breve stagione nella prima parte degli anni settanta, grazie a “Back Home Again” che gli valse un CMA Award. Non è un caso quindi che i due tributi alla sua musica non siano venuti dalla scena country ma da quella ‘americana’ e, in questo caso, da quella bluegrass e acustica. “Country Boy” è un disco decisamente rimarchevole per il numero di nomi coinvolti, grandi personaggi che nel corso della loro carriera si sono mossi nel solco della tradizione country e bluegrass e per lo spirito dell’operazione, un sentito ricordo di una figura che ha caratterizzato un lungo periodo della musica americana. A fare da punto di riferimento e da ‘house band’ ci sono gli Special Consensous, band di Chicago da quasi quarantanni alfieri del bluegrass prima nel Midwest e ora con una fama nazionale che li ha portati a ricevere anche una nomination ai Grammy Awards. L’album è prodotto da Alison Brown, straordinaria banjoista, e comprende dieci brani dal repertorio di John Denver che in qualche modo si ricollegano alle sue radici più genuine, pescando sia tra grandi hit sia tra brani meno noti, tutti significativi e godibili. “Wild Montana Skies” apre la selezione con la splendida Claire Lynch che si conferma una delle più belle voci della scena acustica, la celeberrima “Take Me Home, Country Roads” vede la storica voce dei New Grass Revival John Cowan caratterizzare una melodia sempre magnifica, “Back Home Again” è ancora godibilissima nel suo incedere country e Dale Ann Bradley aggiunge un tocco in più alla ballata con la sua voce, “Thank God I’m A Country Boy” è sorprendentemente strumentale, con il doppio fiddle di due virtuosi come Michael Cleveland e Buddy Spicher. Jim Lauderdale è protagonista di un altro classico di JD, “Poems, Prayers And Promises”, mentre “Matthew” scorre con naturalezza diventando un bel numero bluegrass, “Sunshine On My Shoulders” risplende grazie alla voce di Rhonda Vincent, perfettamente a proprio agio con un’altra perla del repertorio del Nostro. “Eagles And Horses” è cristallina nella sua bellezza, “This Old Guitar” è dolce ed accorata, “Rocky Mountain High”, altra ‘signature song’ di John Denver, ha come protagonista Peter Rowan che chiude alla grande un omaggio vero e sincero, semplice e naturale come è stata la musica di JD. (Remo Ricaldone)