Slim Dusty è semplicemente “The Man Who Is Australia”. Nel Novembre del 1986, in occasione dei festeggiamenti per il 40° anno consecutivo di collaborazione tra Slim Dusty e la EMI Australia, il Governo Federale gli consegna un attestato nel quale sono scritte queste parole: “On the occasion of the dinner held on 18 November 1986 to honour Slim Dusty we, the undersigned members of the Australian Cabinet, wish to record our appreciation of his unique contribution to Australian music. To millions, his is the authentic voice of the country Australia. Long may it be heard in the land!.” Questo speciale status gli è stato accordato perché con la sua musica e con le sue canzoni è diventato una delle istituzioni culturali più importanti del continente Australiano e perché per il suo background culturale, per il suo stile di vita, per le persone che ha influenzato con la sua musica e per il suo modo di essere, Slim Dusty sarà sempre identificato come il rappresentante di quella Australia leggendaria che tutti gli Australiani hanno nel loro DNA anche se da tempo vivono in città moderne come Sydney o Melbourne. Nato nel 1927 a Kempsey, piccola cittadina del Nuovo Galles del Sud, Gordon Kirkpatrick (il vero nome di Slim Dusty) è costretto, a causa della Grande Depressione, a trasferirsi giovanissimo nella vicina Nulla Nulla Creek dove la famiglia cerca di mandare avanti una piccola fattoria. Il padre David, un colono di origine Irlandese, nel poco tempo libero che il lavoro gli concede suona il violino e insegna al giovane Gordon i rudimenti della country music prendendo come punto di riferimento i vari Tex Morton, Wilf Carter e Jimmy Rodgers, cioè gli artisti più in voga in quel momento. Gordon, come molti suoi coetanei, aiuta padre e fratelli accudendo il bestiame ma sogna con forza di cambiare vita, magari diventando un cantante country. All’età di dieci anni scrive la sua prima canzone (“The Way The Cowboy Dies”) e annuncia, tutto soddisfatto, di aver assunto l’identità di Slim Dusty, il soprannome del cowboy Australiano per antonomasia. Il padre, che evidentemente possiede quella saggezza contadina che accomuna tutti i popoli della terra, non ostacola la scelta del giovane Slim (d’altronde è stato proprio lui ad indirizzarlo verso la country music) ma lo incoraggia permettendogli di esibirsi regolarmente alla locale stazione radiofonica (la Kempsey’s Station 2KM). Qui Slim stringe amicizia con un altro giovane cantante country di nome Bobby Haberfield anche se in giro si fa chiamare Shorty Ranger. I due ovviamente si capiscono al volo, in fondo sono coetanei, condividono gli stessi interessi ed hanno le stesse aspirazione. Nasce così una collaborazione e una stima reciproca destinata a durare per sempre e nel 2001, a quasi cinquant’anni di distanza da quell’incontro, Slim renderà omaggio all’amico Shorty dedicandogli un tribute album intitolato The Man From Nulla Nulla Creek. Per diventare un cantante professionista occorre un contratto discografico e Slim si reca alla fine degli anni’40 a Sydney presso la Regal Zonophone, una sussidiaria della Columbia, per sostenere la sua prima vera audizione. La Regal in un primo tempo non rimane proprio impressionata, in fondo si tratta solo di un altro campagnolo dalla bella voce venuto in città a cercare fortuna, ma quando, dopo qualche tempo, Slim si ripresenta con una canzone formidabile, il giudizio della casa discografica cambia radicalmente e viene subito stipulato un contratto discografico. Il pezzo che fa cambiare idea alla Regal Zonophone si intitola “When The Rain Tumbles Down In July”, una stupenda bush ballads che diventerà una delle icone Australiane al pari di Ayers Rock, del boomerang e dei canguri. Forte del suo contratto discografico (ben 10 sterline a canzone più una cifra forfettaria per le royalty) Slim parte, agli inizi degli anni’50, per il suo primo tour accompagnato dall’amico Shorty Ranger. The Slim Dusty Show comincia ad essere famoso in tutto il Paese ed il mercato discografico appare pronto ad accogliere il primo LP del singer di Kempsey. Nel frattempo registra alcune buone canzoni fra cui la famosissima “A Pub With No Beer”, uno dei brani più venduti nella storia della musica Australiana. Finalmente nel 1960 viene pubblicato Slim Dusty Sings il primo LP di una lunghissima serie (ne registrerà 105). Siamo solo all’inizio, la locomotiva ormai ha preso velocità e niente sembra possa arrestarla. La carriera continua ricca di soddisfazioni alternando tourneè massacranti a dischi che puntualmente conquistano le classifiche della “Terra di Oz”(uno dei tanti soprannomi dell’Australia). Nel 1969 parte per il primo tour al di fuori del Paese. Nuova Zelanda, Nuova Guinea e Isole Salomone si inchinano al re della country music “Down Under” e la musica di Slim sbarca anche in Europa entrando in classifica nel Regno Unito. Nel 1970 la Regina d’Inghilterra Elisabetta II gli conferisce il titolo di baronetto per meriti musicali (il famoso M.B.E.) proprio come aveva fatto cinque anni prima con i Beatles. Nel 1973 Slim vince i suoi due primi Awards (che in Australia si chiamano Golden Guitar Awards) come miglior Lp (Me And My Guitar) e come miglior singolo (Lights On The Hill) iniziando una consuetudine che lo vedrà trionfare infinite volte . Nel 2000 registra Looking Forward Looking Back. Si tratta dell’album numero 100 della sua discografia, quasi tutti incisi per la EMI. Lo stesso anno gli viene concesso l’onore di chiudere i Giochi Olimpici di Sidney, cantando Waltzing Matilda in mondo visione. Nel frattempo purtroppo si ammala di cancro ma continua ad incidere albums che puntualmente arrivano in testa alle charts Australiane. Nel 2003 sta lavorando al 106° album ( sempre per la EMI) ma le sue condizioni si aggravano ulteriormente ed il 19 settembre muore nella sua casa a St Ives nel Nuovo Galles Del Sud. (Gianluca Sitta)