Per gli appassionati il nome Roomful Of Blues è sinonimo di trascinante vigore e contagiosa vitalità, di blues ma anche di swing, di rock’n’roll, di boogie e di rhythm and blues in una carriera che ha superato le cinque decadi e che ha visto scorrere al suo interno nomi leggendari come  i chitarristi Duke Robillard e Ronnie Earl, i pianisti Al Copley e Ron Levy, l’armonica di Sugar Ray Norcia e anche nei primi anni ottanta la sensuale voce di Lou Ann Barton. L’energia fiatistica da big band, la grande coesione ed il divertimento sono stati il filo conduttore di una carriera straordinaria che dopo ben nove anni riprende il suo cammino grazie a questo “In A Roomful Of Blues”,  licenziato dalla Alligator Records che ha dato alle stampe gli album di questo millennio, invero non molti, solo cinque. Ora la band si è raccolta attorno al cantante Phil Pemberton mostrando una personalità che certamente non è come ai tempi d’oro ma che risulta fresca e a tratti molto valida con una selezione sufficientemente varia come temi e suonata con sapienza, come nella migliore tradizione. Inciso nello Stato di Rhode Island dove tutto ebbe inizio a fine anni sessanta, “In A Roomful Of Blues” ripercorre tutti i capitoli delle loro radici, dal blues classico al boogie con la presenza fissa di una sezione fiati che è sempre stato il marchio di fabbrica del loro sound. Il repertorio è praticamente tutto originale tranne “Too Much Boogie” di Doc Pomus, spesso con quell’aura soul che ricorda certo Robert Cray come nella sciolta title-track, grazie all’accorato apporto vocale di Mr. Pemberton. Da citare l’iniziale “What Can I Do?”, splendida introduzione tra il più classico r&b e lievi accenti ‘jazzy’, “Watch Your Back” immersa nei più profondi umori sudisti, “She Quit Me Again” che accarezza con una ballata notevole, “She’s Too Much” ‘jumpin’ blues’ di classe, “Have You Heard” che ci porta lungo le strade di New Orleans, “We’d have A Love Sublime” con i suoi colori rock e la swingante “I Can’t Wait”, momenti che danno l’esatta misura di una band che ha ancora molto da regalare in fatto di voglia di divertirsi e divertire. I fans sono avvertiti. (Remo Ricaldone)