Rod Balch

Di giorno è un rispettato meccanico (ed appassionato) di Harley Davidson a Fort Worth, Texas, di sera si esibisce nei locali del Lone Star State con eguale grinta e passione proponendo quello che nel suo Stato natale è la prassi, cioè country music, western swing, una spruzzata di rock e un po’ di influenze bluesy. Rod Balch ci consegna un disco ricco di suggestioni, variegato nei temi e proposto in compagnia di una bella schiera di esperti session men, il pianista Floyd Domino (già con gli Asleep At The Wheel e George Strait tra gli altri), il violinista Kenny Kosek veterano di mille session con i più svariati musicisti, da James Taylor a David Bromberg fino a Jerry Garcia, Milo Deering tra i migliori polistrumentisti texani, Ray Austin a pedal steel e dobro tanto per fare qualche nome. Il disco è godibilissimo, ispirato, introdotto da “The Red Truck” che mostra subito il giusto feeling con pedal steel e twin fiddles, “Up The Road” è fresca e ricorda certo country-rock degli anni settanta, “Jesus In Jail” è più acustica ed ironica con influenze folk chiare e limpide, “The Alamo” rimanda al classico sound di Doug Sahm, con Rod Balch all’armonica e la sapida pedal steel di Ray Austin, “Magdalena’s Waltz” è un Texas waltz pregevole, “Beer Here” mischia country e swing in una immancabile ‘drinking song’ che non può mancare nel repertorio di un texano e poi “Bootleg Valentine”, “Ripple” e “Cowtown”, solo alcuni momenti da rimarcare in un lavoro che non deluderà chi segue i suoni texani e comunque chi si appassiona alla vera country music. Da ricordare ancora il contributo compositivo (e non solo) di Steve Satterwhite, autore della maggior parte del materiale e illuminato promoter sulla scena texana. www.newtexrecords.net. (R.R.)