Musica di qualità venerdì 12 Dicembre a “i Vizi Del Pellicano”, piccolo e accogliente locale nelle campagne reggiane. In occasione del Lonestartime Christmas party si sono infatti esibiti sul palco due dei più importanti rappresentanti della giovane musica Texana. Rich O’Toole e Blue Edmondson si sono alternati ( un brano a testa) proponendo il meglio della loro produzione ma sconfinando anche nel repertorio classico della grande musica d’autore Americana. Due stili diversi (Blue più di spessore mentre Rich più da palcoscenico) che si sono amalgamati perfettamente dando un senso di grande continuità ad uno show sfociato in oltre due ore di ottima musica in acustico. Tocca Rich O’ Toole aprire il concerto e lo fa con In A Minute or 2, brano che da il nome al suo secondo cd uscito nel 2008. Blue invece inizia con Finger On The Trigger, tratta da Lost Boy (2007), cd che verrà quasi interamente riproposto live nel corso della serata. La passione per la musica di Springsteen, che evidentemente accomuna entrambi gli artisti, si manifesta col secondo brano di O’Toole, che fulmina tutti con una stupenda versione di Atlantic City.
Più di spessore sicuramente Edmondson che dopo un brano nuovo che troverà posto nel prossimo, imminente album, comincia a macinare canzoni di grandissimo livello artistico. The Echo (Maybe Tonight), Resurrection, Last last Time, Last Call e American Saint ( tutte tratte sempre da Lost Boy) sono davvero belle e in acustica assumono una intensità carica di feeling. L’influenza di Robert Earl Keen, Brandon Jenkins Uncle Tupelo, Radney Foster, oltre che dal già citato Springsteen appare evidente, ma Blue è troppo bravo per non elaborare uno stile del tutto personale. Meno di spessore Rich ma sicuramente più portato a tenere il palco. Oltre ai suoi successi ( fra cui ricordiamo una Marijuana & Jalapenos cantata suoi tavolini e non sul palco) il cantautore di Houston spazia da Texas Blues a Folsom Prison Blues che inevitabilmente conquista il pubblico presente. Due ore di grande musica, due artisti di grandissimo livello. (Gianluca Sitta e Gianluca Palmisano)
