E’ sicuramente uno degli albums più belli che mi sia capitato di ascoltare negli ultimi tempi. Solo cinque canzoni (Texas Rose, Honky Tonk Blues (Come on Baby), Shotgun in My Hands, Love You Like I Do e No Other Love) ma già più che sufficienti a mostrare la consistenza artistica del personaggio. Sto parlando di Texas Rose, il debut album del Californiano Ray Remington. Cresciuto a Bakersfield con la musica di Dwight Yoakam e Buck Owens, Ray ha tuttavia sviluppato uno stile del tutto personale che lo rende unico tra i giovani singers/songwriters emergenti. Registrato a Nashville con i migliori musicisti in circolazione, Texas Rose prende subito le distanze dal mainstream country, non scende a compromessi e propone un sound nuovo che dipinge ballate profonde, ricche di contenuti  e armonie  . La title track, per esempio, è semplicemente fantastica e la voce di Ray ti accompagna attraverso i suoni della grande tradizone Americana. Un coraggioso tentativo, peraltro estremamene riuscito, di coniugare la vecchia scuola con il prorompente stile musicale di Remington. Un E.P. di grandissimo livello qualitativo che definirei con una sola parola: affascinante. In un periodo in cui gli artisti tendono ad appiattirsi su sonorità tutte uguali, la musica Americana si arricchisce di grande talento ricco di personalità.   (Gianluca Sitta)