Nato e cresciuto a Jaffry ai piedi delle Rocky Mountains Canadesi, Dean Brody si trasferisce nel 2004 negli Stati Uniti per seguire un sogno che si chiama country music. Dopo qualche anno di immancabile gavetta in quel di Nashville (forgia il carattere ed è una via obbligatoria per il successo) si imbatte in Keith Stegall ( gia producer di Alan Jackson e George Jones) che, da buon intenditore, riconosce il talento del ragazzo e gli apre la strada per un contratto discografico con la Broken Bow Records. Il risultato è questo album self-titled che, trainato dal singolo Brothers, ha rapidamente scalando le country charts di tutto il mondo. Brad Paisley, Dierks Bentley ma anche l’onnipresente George “King” Strait sono i principali punti di riferimento della musica di questo singer/songwriter che comunque cerca di elaborare uno stile personale aiutato anche dal fatto di essere l’autore di tutte le canzoni del cd. Una bella voce baritonale ed un sound strettamente country (come non si sentiva da tempo) completano l’opera e fanno di questo “Dean Brody” un album da Planetcountry. I brani sono 11 e fra questi segnaliamo l’opening Undone, le splendide ballate Lazy Days e This Old Raft, la western Cattleman’s Gun e Up On The Moon, oltre alla già citata Brothers.