DierksBentleyalbum (Recensione pubblicata nel 2003 su planetcountry) Il 2003 è stato un anno in cui, nel panorama della country music proposta a Nashville attraverso le cosiddette major, abbiamo assistito all’esordio di parecchi personaggi interessanti, a partire da Josh Turner per poi proseguire con Dusty Drake, Jeff Bates, Buddy Jewell, finendo con Dierks Bentley, eccellente musicista e cantante proveniente da Phoenix, Arizona. Dierks dopo essersi trasferito a Music City ha bazzicato per parecchio tempo gli ambienti legati alla musica bluegrass o comunque acustica e in seguito a questa sua attività è stato notato dai discografici della Capitol Records. Dotato di un solido songwriting (11 dei 13 brani presenti portano la sua firma) e di una voce magari non originalissima ma molto efficace e brillante, Dierks Bentley ha confezionato un esordio di notevole maturità, prodotto sapientemente da Brett Beavers e con l’accompagnamento strumentale di musicisti che provengono sia dall’ambiente country sia da quello bluegrass. “What Was I Thinkin’” è decisamente il brano più coinvolgente ad un primo ascolto ed è stato giustamente scelto quale primo singolo grazie ad una grande grinta e ad uno splendido lavoro al dobro di Randy Kohrs. Tra le perle di un disco che cresce naturalmente ascolto dopo ascolto, si può segnalare “My Love Will Follow You” firmata da Buddy & Julie Miller e che anche Brooks & Dunn avevano inserito nel loro repertorio (nell’album “Borderline”). “Forget About You” ha quel piglio spensierato e vivace tra country e rock che mi ricorda le cose migliori di David Lee Murphy, “I Can Only Think Of One”, caratterizzata dal mandolino di Bryan Sutton, è più rilassata ma ugualmente scorrevole, “Bartenders, etc.” e “How Am I Doin’” sono permeate da un profondo amore per la country music più legata alle proprie radici, “Distant Shore” ha una grande forza evocativa, “I Bought The Shoes” è ancora country music di qualità, mentre la conclusione è affidata alla straordinaria “Train Travelin’”, suonata in compagnia della band di Del McCoury, un grande della musica bluegrass. Questi sono solo alcuni dei momenti validi di un lavoro che in ognuna delle canzoni mostra qualcosa di pregevole. Un disco che fa veramente ben sperare per il futuro della country music a Nashville.(Remo Ricaldone)