Alter ego del Long Ryder Sid Griffin nella band anglo-americana dei Coal Porters, depositari di un ‘alternative country/bluegrass’ di gran classe, lo scozzese Neil Bob Herd si è distinto per una musicalità incisiva ed ispirata e per buone doti compositive. Ora che i Coal Porters sono in modalità ‘stand-by’ c’è spazio per un percorso solista che può portare Mr. Herd lontano e confermarlo come una delle figure guida della scena inglese che guarda oltreoceano. I numeri ci sono tutti per promuovere un debutto al tempo stesso divertente e profondo, godibile e ricco di momenti da ricordare. “Every Soul A Story” aggiunge un po’ di elettricità al suono dei Coal Porters, aggiungendo un pizzico di rockabilly (e, inevitabilmente, di ‘skiffle’, un genere che in Inghilterra ebbe grande successo negli anni cinquanta e sessanta e che mischiava country, blues, jazz e folk) e omaggiando un sound che a volte rimanda a certe cose dei conterranei Proclaimers ai quali Neil Bob Herd ha sempre guardato con interesse e passione. L’affiatamento e la coesione dei Dirty Little Acoustic Band che supporta strumentalmente queste canzoni sono la ciliegina su una torta dai sapori corposi e intensi, con l’ex Coal Porter Gemma White al fiddle, Lucy Edwards alla fisarmonica, il polistrumentista Paul Fitzgerald e la compatta sezione ritmica formata dal bassista Glenn Lamberton e dai tamburi di Gary Smith Lyons sugli scudi. “Bad Land” rimanda ad una effimera ma rimarchevole band come i Notting Hillbillies e apre l’album con eccellenti chitarre elettriche dal sapore ‘fifties’, bei riverberi e tanto divertimento, “As Much As I Need To” non fa che rafforzare queste sensazioni con rimandi anche a quella splendida stagione negli anni settanta quando in Inghilterra si imposero personaggi come Nick Lowe, Brinsley Schwarz e molti altri nel nome della country music e del rock americano, “The Colour Of History” riprende invece tematiche più prettamente folk, con una bella fisarmonica a segnare la melodia. Tre brani questi che tracciano un percorso limpido con la scorrevole country music di “Leave Only Love (Old Dog)”, l’appassionata melodia di “Light A Single Candle”, il leggero rockabilly in salsa scozzese di “Book Inside Them”, la dolcezza di “Coming Back As Jason”. Un bel disco, per certi versi sorprendente, certamente consigliato. (Remo Ricaldone)