Realtà consolidata nella ricca scena musicale del sud della California, i Moonsville Collective sono un quintetto che si muove tra le pieghe della tradizione con uno spirito fresco, brillante e propositivo. Attiva dal 2011, la band ha già pubblicato due album autoprodotti più due sotto l’egida dell’attiva label indipendente di Nashville Rock Ridge Music, costruendo una solida ‘fan base’ con concerti in tutto il sudovest (California, Utah e Nevada in primis) e condividendo il palco con Willie Watson, già con gli Old Crow Medicine Show, White Buffalo, Wanda Jackson e Dustbowl Revival tra gli altri. I Moonsville Collective si sono distinti anche per solide doti compositive e un contagioso fascino vintage che inevitabilmente li avvicina ai citati Old Crow Medicine Show e questo loro nuovo album li proietta in maniera forte in un panorama molto competitivo ma in cui possono recitare un ruolo da protagonisti. La voce solista e il bel pickin’ chitarristico sono di Corey Adams mentre il fiddle è imbracciato con estrema bravura da Phil Glenn, il mandolino da Matthew McQueen, mentre a completare la line-up ci sono Dan e Seth Richardson, padre e figlio rispettivamente a dobro e contrabbasso. Unica cover in una selezione veramente brillante composta tutta da originali è “Relax Your Mind”, classico di Leadbelly rifatto in passato da molti artisti tra cui Happy Traum, Stefan Grossman, Jim Kweskin e Todd Snider. “Ain’t Got A Home” apre splendidamente l’album con il fiddle di Phil Glenn a guidare le danze e a farci entrare subito nel ‘mood’ del disco, tra old-time e country music di stampo tradizionale, tenendo alta la qualità con un’altra eccellente melodia, quella di “Helen Highway”, evocativa e ricca di passione. “A Hundred Songs” è ballata suggestiva che accarezza e mostra grande intensità emotiva proseguendo una selezione inappuntabile in cui spiccano “Red Rocking Chair” che vede protagonista il banjo, “Long Gone” che incrocia il blues come in “Relax Your Mind”, la nostalgica “Done Wrong” con l’armonica a dare un tocco di malinconia in più ed il divertente country waltz “I Like Drinking Beer (While Dobro Dan Is Singing)”. Un altro nome di grande interesse a cui accostarsi se si amano i suoni acustici della tradizione. (Remo Ricaldone)