a0931720777_16 “Prendete la vostra bevanda preferita, sedetevi e godetevi una notte di blues…nello stile di Manitoba Hal”: è questo il suggerimento, anche nostro, per apprezzare un live pieno di energia, gusto e personalità nel segno del blues ma non solo, abbracciando l’ampio spettro della musica delle radici americana, dal folk, al cajun, gospel ma anche rock, pur in una dimensione puramente acustica. Manitoba Hal è cresciuto a Winnipeg, chiamata anche la ‘Chicago del Nord’, situata alla confluenza dei fiumi Red e Assiniboine, una città ricchissima di proposte musicali. I suoi eroi sono Robert Johnson, Taj Mahal, Keb Mo e il conterraneo Colin Linden, una delle figure di riferimento del Canada musicale di questi anni, assorbendo la visione musicale di gente come Ry Cooder e David Bromberg con i quali condivide attitudini e passioni. Ne viene quindi fuori un suono asciutto, essenziale ma potente e trascinante grazie ad una personalità debordante, ad una voce grintosissima e una tecnica straordinaria…all’ukulele! Questo è infatti lo strumento preferito da Manitoba Hal dal quale riesce a tirare fuori inusitate sonorità, presentandolo in una veste anomala e affascinante. Questo concerto tenuto in Belgio, nella splendida città di Ghent, nel piccolo club Missy Sippy Blue & Roots è la migliore delle introduzioni al mondo di Manitoba Hal e al suo repertorio in cui spiccano molti grandi classici blues e non solo, da “Come On In My Kitchen” che apre alla grande il set a “Baby Please Don’t Go”, dalla celeberrima “Sweet Home Chicago” a “St. James Infirmary”, fino a “Key To The Highway”, “My Creole Belle” e “Who Do You Love”, tutti proposti con grandissima determinazione e carica emotiva. Manitoba Hal è un grande (in tutti i sensi!) performer, un intrattenitore che riesce a tenere inchiodata la platea grazie a tecnica e cuore, cultura musicale e anima. Vengono poi presentate altre gemme a completare un doppio cd che scorre veramente in maniera piacevole e naturale, da “Way Down In The Hole” di Tom Waits ad una “Evangeline Blues” che ci porta direttamente in Louisiana, da “The Thrill Is Gone” divenuto un classico del repertorio di B.B. King a “Atlanta Moon”. Una vera sorpresa questa di Manitoba Hal, una scoperta che merita di essere condivisa (e magari un suggerimento a chi si occupa di organizzazione di concerti qui da noi) e goduta fino in fondo, magari con la vostra bevanda preferita come suggeriscono le note di copertina. www.manitobahal.com.(Remo Ricaldone)