lynyrd-skynyrd-pronounced-leh-nerd-skin-nerd“Pronounced ‘Lĕh-‘nérd ‘Skin-‘nérd” è il primo album degli americani Lynyrd Skynyrd, band alla quale sono molto legato e che ha ispirato orde di chitarristi (e non solo) in tutto il mondo. Il titolo è proprio la pronuncia del nome della band, che deriva dalla storpiatura di “Leonard Skinner”, insegnante di educazione fisica di Ronnie Van Zant, Gary Rossington e Bob Burns. Uscito nel 1973 per la MCA, il disco porterà alla ribalta la band di Jacksonville che si farà valere soprattutto in sede live, con pezzi trascinanti, ma anche intense ballads e poderose cavalcate Southern Rock. Il lato A dell’LP si apre con la grooveggiante “I Ain’t The One”, per poi addolcirsi subito con la profonda e malinconica “Tuesday’s Gone”, dove (a mio parere) il buon Gary Rossington sfodera uno dei suoi assoli di chitarra più emozionanti. Si continua con “Gimme Three Steps”, uno dei brani più amati della band, ma è la chiusura di questo lato ad essere una vera perla: “Simple Man” è forse il pezzo che riassume alla perfezione la poetica del grande Ronnie Van Zant, che con le sue parole e la sua voce calda e ricca di pathos riesce veramente ad emozionare. Con “Things Goin’ On” inizia il lato B, seguita dalla ruspante “Mississippi Kid” e dalla potente “Poison Whiskey”, che aprono la pista all’epico finale di un disco praticamente perfetto.”Free Bird” è senza dubbio il vero e proprio capolavoro dei Lynyrd Skynyrd, dove tutti i componenti del gruppo danno il meglio di sé a partire dall’inizio lento ed introspettivo, fino alla tempestosa cavalcata finale composta da assoli fulminei ed incisivi, contribuendo a creare il vero inno del movimento Southern Rock. Questo pezzo dedicato al giovane Duane Allman della Allman Brothers Band (deceduto poco tempo prima) conclude l’album, rendendolo leggendario e spedendo i ragazzacci della Florida nell’Olimpo della Musica Americana. (Cristian Secco)