Laura Bell Bundy, attrice, cantante e autrice di musical ritorna in Italia per un concerto al Voghera Country Festival in occasione dell’uscita del nuovo album intitolato Another Piece Of Me. Incontriamo l’artista in conferenza stampa dove ci spiega che essendo originaria del Kentucky (Lexington, 10 aprile 1981), la musica tradizionale, e in particolare il bluegrass, hanno sempre fatto parte della sua vita. Inoltre il nonno dj radiofonico con un programma country e la madre appassionata di musica hanno sicuramente influenzato il suo background musicale, anche se il fatto di essere cantante , attrice e ballerina ha indirizzato il suo interesse verso il musical (fa infatti stabilmente parte del cast del Broadway Theatre), genere che segna il punto di contatto tra cantare, recitare e ballare.
Molto significativo poi il fatto che, quando le viene chiesto cosa pensasse del connubio tutto Europeo, country music uguale linedance, lei ovviamente risponda che come ballerina adora il mondo della country dance e che addirittura avrebbe voluto imparare qualche coreografia tra quelle viste nel pomeriggio in pista. Il concerto inizia puntuale verso le 22,30 e Laura, come era logico aspettarsi, parte subito fortissimo con quel pop ricco di soul e dance che ha sempre caratterizzato la sua produzione musicale. Lei è molto brava e i musicisti che l’accompagnano (scelti tra i più rinomati dell’attuale scena Nashvilliana) suonano in maniera impeccabile. D’altronde quando si giunge a questi livelli è impossibile trovarsi davanti artisti di poco valore.
La musica di questa bionda ragazza del sud è un pop/soul con venature blues dove il ballo gioca un ruolo determinante sia dal punto di vista dello spettacolo (vengono addirittura invitati sul palco una decina di spettatori per ballare insieme alla Bundy) sia dal punto di vista della ritmica perché detta quasi tutti i tempi delle canzoni. Laura possiede inoltre una ottima voce impostata perfettamente, canta canzoni coinvolgenti, a cominciare da Two Step e Giddy On Up, brani che chiaramente piacciono molto al pubblico presente, composto per la maggior parte da persone che amano ballare la linedance. Sul palco non si risparmia, cantando per quasi due ore e concedendo anche parecchi bis con ballate di largo respiro dal sapore molto pop. Prova anche a fare alcuni classici della tradizione country come Blue Moon Of Kentucky e una personalissima (e irriconoscibile) The Devil Went Down To Georgia che risultano decisamente gradevoli ma chiaramente non sono il suo genere. Laura è infatti, musicalmente parlando, la tipica espressione della moderna produzione made in Nashville e in questo campo è indubbiamente una delle migliori. Comunque un gran bel concerto tutto sommato,grazie ad una artista che tiene benissimo il palco e che riesce a trasmettere al pubblico la voglia di divertirsi.