Per certi versi sorprendente questo “Detour”, disco solista per Kristi Nebel, figura importante della scena folk del Pacific Northwest e attualmente residente con il marito a Tacoma, Stato di Washington. In coppia con Steve Nebel infatti ha inciso lavori dalla caratteristica impronta folk e toccando a volte la country music più tradizionale ma questo album la propone con grande bravura vicino al swing di marca texana e ad un country & western decisamente apprezzabile. Prodotta dal pianista e fisarmonicista Toby Hanson che fa parte anche della sua band, affiancata dal marito che è anche l’autore dei tre momenti originali della raccolta e supportata da una affiatata serie di musicisti tra cui il bravissimo Dave Harmonson alla pedal steel guitar, Paul Anastasio al violino e Mike Nelson alle chitarre, Kristi Nebel mostra le sue ottime doti vocali in un repertorio denso di momenti celebri e di piccole gemme tra country e western music. Dalla canzone che dà il titolo al disco, un notevole honky tonk in cui il fiddle fa veramente i numeri a “Swingin’ In Tucson” in cui tutta la band ‘swinga’ alla grande, dalle inflessioni country-rock di “Bats In The Belfry” alla bella “Right Or Wrong” possiamo lasciarci trasportare sulle ali di suoni che hanno ancora grande seguito in tutto l’ovest americano. Tra le canzoni più celebri ritroviamo belle trasposizioni di “I’m An Old Cowhand”, un classico ‘wetsern number’ di Johnny Mercer, “Crazy Arms” firmata da Ralph Mooney e Charles Seals, “Crazy” di Willie Nelson che veramente ha bisogno di poche presentazioni per chi mastica anche solo un po’ di country music, “Don’t Fence Me In” di Cole Porter, “Heartaches By The Number” di Harlan Howard, “Six Packs To Go” di Hank Thompson, “Waltz Across Texas” di Ernest Tubb e “Stay All Night” di Bob Wills, come vedete una eccellente carrellata di nomi che fanno parte della storia della musica americana. Un disco veramente molto piacevole che merita un po’ di attenzione e che ‘sdogana’ Kristi Nebel quale brava performer country. (Remo Ricaldone)