“Cross Water Blues” è titolo pienamente esplicativo di una grande condivisione all’insegna del più gustoso blues e soul tra Stati Uniti ed Italia, a conferma di quanto vitale e qualitativamente valida sia la proposta nostrana in questo campo. In ogni piega, in ogni sfumatura di questo disco infatti c’è la comunione di intenti di una serie di musicisti da entrambi i lati dell’oceano che lo rendono godibilissimo e stuzzicante, a partire dal protagonista, il pianista e vocalist Kenny Brawner, bravissimo nell’interpretare il suo ruolo di leader. Accanto a lui ci sono le chitarre dell’ottimo Luca Tozzi (anche co-autore di alcuni brani), una precisa sezione ritmica formata dal batterista Pablo Leoni e dai bassisti Alessandro Diaferio, Guerino Rondolone e Marco Baccaro a dividersi le parti, la bella armonica di Andrea Di Giuseppe che impreziosisce “It’s A Shame” e una corposa sezione fiati (americana) a dare quel tocco rhythm’n’blues a molte canzoni. Inciso tra Trezzo d’Adda e Roma con sovraincisioni aggiunte negli States, “Cross Water Blues” si avvale di una produzione di notevole qualità, calda ed appassionata, sospesa tra i fragranti suoni del sud e quello delle grandi metropoli americane. La varietà di temi, la capacità di cambiare registro rimanendo sempre assolutamente credibile e vincente, l’efficace penna di Kenny Brawner, sono tra i motivi della riuscita di un album creativo ed ispirato. E’ il blues che attraversa l’Atlantico per trovare nuovi stimoli in un Paese dalla buona tradizione in questo ambito, un ennesimo punto a favore della label italiana Appaloosa Records che è riuscita ad aggiudicarsi l’opportunità di pubblicare questo lavoro caldamente consigliato. (Remo Ricaldone)