Americana è il termine che meglio si addice ai suoni proposti da Kelly’s Lot, coppia formata da Kelly Zirbes, frontwoman, voce solista e autrice della band e da Perry Robertson che funge da ottimo supporto strumentale. La loro è una gradevolissima unione di country music, roots-rock (declinato sempre con garbo e delicatezza, senza mai spingere troppo sull’acceleratore) e sfumature folk-pop che nelle mani di Kelly Zirbes risultano credibili e degni di nota. Niente di rivoluzionario intendiamoci, nessuna ricerca particolare di suoni nuovi ma la consapevolezza nell’approccio e una rimarchevole freschezza negli arrangiamenti, sempre azzeccati e mai pomposi o ridondanti. Sessions queste molto fruttuose con una serie di musicisti ispirati tra cui spiccano le chitarre, la pedal steel ed il mandolino di Doug Pettibone, arrangiatore di tutti i brani con Perry Robertson, la fisarmonica di Phil Parlapiano, veterano degli studi della Nashville indipendente e il bel violino di Aubrey Richmond. Cristallina è la bellezza dell’apertura affidata a “Butterfly”, seguita da una dolce “I Will Find You Again” e da “Foolish Try”, accattivante melodia dal sapore mexican, mentre meritano una menzione il fascino ‘folkie’ di “Freedom” da cui emergono inflessioni britanniche, la più elettrica “Took It Back”, “Lock Me Up” spigliata e dai rimandi sixties e “Hurricane” con l’apporto dell’armonica di Frank ‘Cisco’ Hinojosa. Disco che scorre con grande naturalezza mostrando suoni che sanno intrattenere in modo spontaneo. (Remo Ricaldone)