johnny-cash-out-among-the-starsJohnny Cash rappresenta indiscutibilmente un’icona non solo in un contesto di ‘country music’, ma anche ogni qualvolta viene tirata in ballo la cultura Americana nella sua più ampia accezione del termine. Pur nella sua tumultuosa e travagliata esistenza, sia personale che artistica, Johnny Cash ha saputo condensare tutto quel bagaglio di stereotipi e di modelli relazionali che rappresentano l’essenza più alta del termine ‘Americana’.Nel 2014 la SONY MUSIC/LEGACY ha recentemente pubblicato un album – necessariamente postumo, purtroppo – di materiale inedito, che John ha registrato ben trenta anni fa (1984), arricchito di una versione alternata di “She Used To Love Me A Lot”, bonus track che chiude l’album e che vede la partecipazione/produzione del noto rocker britannico Elvis Costello.
Il disco (so che per molti di voi questo termine può suonare ‘anacronistico’, ma mi piace immaginare ancora il vinile nero e scintillante, che gira testardamente sul piatto di un giradischi, in barba alla tecnologia dilagante… perdonatemi lo sfogo…) si apre con il title-track, una splendida ballata a firma Adam Mitchell (un solo album al suo attivo, quell’omonimo disco su Warner Brothers datato 1979, che pure conteneva la versione originale di questo gioiellino). Per quanti di voi sono interessati al dettaglio, ricordo che anche Merle Haggard aveva dedicato il titolo del suo album datato 1986 a questo piccolo e misconosciuto capolavoro, realizzandone contestualmente una pregevole versione qui inclusa. Il passo della versione di Johnny Cash non richiama particolarmente il ‘boom-chicka-boom’ sound che aveva invece caratterizzato le sue prime produzioni e che era oramai diventato il suo inconfondibile trademark, ma si rifà piuttosto ad un suono pacatamente country, per certi versi auto-celebrativo, ma Johnny se lo può – ancora – permettere. Ad impreziosire il tessuto musicale non mancano le raffinatezze di Jerry Douglas al dobro e di Marty Stuart (ex-genero di Cash) al mandolino. Il testo raggiunge momenti di altissimo lirismo quando dipinge a vividi colori la scena dei fatti:Johnny-Cash-She-Used-To-Love-Me-A-Lot-ALBUM-ART-630x630“…It’s midnight at a liquor store in Texas (E’ mezzanotte in un negozio di liquori in Texas)closing time: another day is done (il momento della chiusura: è trascorso un altro giorno,)
when a boy walks in the door and points a pistol (in quell momento entra un ragazzo e punta una pistola)
he can’t find a job, but Lord he’s found a gun…! (Non riesce a trovare lavoro, ma Signore, ha trovato un’arma da fuoco)Nonostante la prima stesura del testo sia datata 1979, è evidente notare l’estrema attualità dell’argomento…“…He pictures the arrival of the cruisers (Si immagina l’arrivo degli agenti di pattuglia)sees that old familiar anger in their eyes (vede la solita, vecchia rabbia nei loro occhi)
he knows that when they’re shootin’ at this loser (egli sa che quando faranno fuoco contro questo perdente)
they’ll be aimin’ at the demons in their lives…” (mireranno ai demoni delle loro stesse vite…”)
Alla faccia di chi si affretta a liquidare la musica country come “…roba da cappelloni e vacche…”.
La seguente “Baby Ride Easy” (a firma del singer-songwriter Texano Richard Dobson, che vanta una solida amicizia con il grande Townes Van Zandt ed oltre una quindicina di albums al suo attivo a partire dal 1977) viene proposta in forma di duetto con l’adorata moglie June Carter-Cash, che appare anche in “Don’t You Think It’s Come Our Time”. Gradevolissimo uptempo fortemente reminiscente di un altro duetto legato alla coppia, quella “Jackson” datata 1968. Classica performance in coppia con le voci dei coniugi Cash che si fondono in un’armonia che oramai sopravvive solo nelle registrazioni dei loro duetti e nel ricordo di chi ha avuto la fortuna di ascoltarli insieme.Gradevole ed introspettiva risulta poi “She Used To Love Me A Lot”, con i ricami del solito Marty Stuart al mandolino ed il finale a sorpresa. Se “After All” onestamente non aggiunge contenuti particolari, ben diversa è “I’m Movin’ On”. Si tratta infatti del famoso classico scritto ed interpretato dalla scomparsa country star Canadese Hank Snow reinterpretato per l’occasione da Johnny in duetto con il compianto Waylon Jennings. Da notare che i due rappresentano la metà – purtroppo oramai scomparsa – degli Highwaymen, sorta di supergruppo della country music insieme a Willie Nelson e Kris Kristofferson che potrebbe essere assimilata ad una versione country di supergruppi rock quali CSN & Y, tanto per mantenersi su livelli stellari. Gli impasti vocali dei due sono sopraffini e le due voci si fondono all’unisono senza che una prevarichi mai l’altra: equilibrio perfetto.
“If I Told You Who It Was” è la classica story-song a firma Bobby Braddock & Curly Putnam: la divertente cronaca di un – improbabile – incontro fra il nostro signor nessuno di passaggio a Nashville e la sua country star femminile preferita, l’identità della quale non verrà svelata nel corso della canzone, per cui ciascuno è libero di personalizzare ‘ad hoc’ la situazione. Illuminanti sono un paio di passaggi del testo:
“…My favorite female country star (La mia preferita country star al femminile)
Waving to her fans and headed for her car (che salutava I suoi fans e si dirigeva verso la sua auto)
Her tire, unlike her body, was very flat… (Il suo pneumatico, contrariamente al suo corpo, era molto sgonfio.)She said “Could you change my tire?” (Mi disse “Potresti cambiarmi il pneumatico?”)
I said “Your wish is my desire…” (Io risposi: “Il tuo desiderio è anche il mio…”)
She said “Do you need a lift?” and I said “Well, (Mi chiese “Hai bisogno di un passaggio?” ed io dissi “Bhé,)You can drop me off at the York Hotel… (puoi lasciarmi all’Hotel York…”)
“You’re kinda cute, fella: do you wanna mess around?” ”(Sei un tipo carino: vuoi spassartela un pò?”)
When we got to my room, just to be polite (Quando arrivammo alla mia camera, giusto per essere cortese)
I said “I sure wish I could have heard you sing tonight” (dissi “Mi sarebbe piaciuto ascoltarti cantare stasera”)She smiled to me and said “What do you want to hear?” (Lei mi sorrise e disse “Cosa vuoi sentire?”)
Now, If I was one of them country music folk Bhé. (Se fossi uno dei component della giuria di country music)
I tell you, she’d sure get my vote (ti dico che ella avrebbe sicuramente il mio voto)
For THE BEST PERFORMANCE OF THE YEAR! (“ Per la MIGLIORE PERFORMANCE DELL’ANNO!”)IMG_0392Nota del traduttore: non è stato volutamente tradotto il termine ‘performance’, in quanto la scelta (necessariamente molto soggettiva) varia significativamente da “interpretazione” a “prestazione”…..
Con “Call Your Mother” si rientra in un contesto più consono alla sobrietà del personaggio Johnny Cash: un’altra splendida ballata eseguita da una voce assolutamente inimitabile ed inconfondibile. Dall’uptempo moderato di “I Drove Her Out Of My Mind” si passa al country classico di “Tennessee”, per transitare verso un’allegra “Rock & Roll Shoes”. Il disco si chiude poi con un’interpretazione tinta di Gospel: “I Came To Believe”.“Out Among The Stars” è un disco registrato nel 1984, ma a distanza di ben trent’anni suona ancora estremamente attuale e questa è una prerogativa che pochi artisti possono vantare: Johnny Cash è sicuramente uno di questi. (Dino Della Casa Kikkuz57@gmail.com )