In Texas i generi musicali sono ‘vissuti’ in maniera aperta e propositiva, in un ‘melting pot’ ampio che comprende country, folk, swing, western, bluegrass e tanto altro. Jim Patton e Sherry Brokus da parecchi anni propongono un country/folk prettamente acustico e poetico che li ha fatti apprezzare da molti addetti ai lavori, primo fra tutti Lloyd Maines, leggendario musicista, produttore e guida spirituale. “The Great Unknown” contiene parole di grande stima da parte di Lloyd Maines nei confronti della coppia che sa regalare godibili quadretti autobiografici e personali in un insieme di notevole appeal. La produzione di Ron Flynt è asciutta e rigorosa, grande uso di chitarre acustiche ed ispirati inserimenti di mandolini (Marvin Dykhuis), fiddle (Warren Hood) e cello (Julie Carter) ad arricchire il tutto. Il resto lo fanno le canzoni, come detto frutto di ricordi, talvolta nostalgiche ed accorate, sempre genuine e spontanee. “On The Day I leave This World” è emozionante per tematica e approccio, “Drown” introdotta da mandolino e piano gioca ancora con sensazioni tenui e delicate, “Rebels Without Applause” aggiunge un tocco di ironia, “I’m Alright Now” è leggermente più bluesy e sincopata, “Happy Anniversary” è melodicamente più tradizionale mentre “Crystal City” è una ballata country acustica dai colori pastello. Un disco questo lontano anni luce dalle produzioni mainstream, vero specchio di un mondo in cui hanno ancora valore melodie e emozioni vere. Tra country e folk. (Remo Ricaldone)