Si fa effettivamente fatica ad immaginarsi la poetica e dolcissima voce della cantante canadese Jadea Kelly a guidare (e lo è stato dal 2004 al 2013) la band metal Protest The Hero, nota in patria al punto da aggiudicarsi un Juno Award. Per nostra fortuna Jadea ha virato negli anni verso suoni a noi più congegniali, avvicinandosi ad un ‘americana’ tinto di sfumature pop che spesso richiama la California, da qualche tempo sua seconda patria. “Roses” è il suo album numero quattro e si muove attraverso brani dal fascino discreto, guidati da una scrittura che spesso evoca le notti californiane (ben ritratte nello scatto della cover) e di volta in volta vicine alla country music contemporanea, al pop e ad immagini ‘cinematiche’ degne di qualche pellicola di David Lynch. Chi scrive ha un debole per i momenti più roots, passando per la fascinosa “Room For Me” con una bella pedal steel a sottolinearne le radici, il ‘low-fi’ dell’ottima “Happy”, l’evocativa e sognante “Driveway”, le tonalità più scure di una “Pitch Black” sorprendentemente orientata verso il soul. Ancora degne di nota sono “Across The Stairs”, la folkie ed acustica “When I Fly” e “Any Old Boat” che mostrano buone doti compositive per Jadea Kelly, mentre “Ten Roses” con il tenue banjo in sottofondo e il cantato estremamente fragile ed affascinante è un altro motivo di interesse per un disco che non ha potenziali hits ma entra pian piano nei cuori di chi ama le emozioni delicate ed intimiste. (Remo Ricaldone)