Jackson Browne ormai da anni incide con molta parsimonia, si prende tutto il tempo necessario per scrivere ma non per questo rimane inattivo tra un disco e l’altro. Oltre al suo grande ed ormai proverbiale impegno sociale, ecologico e politico c’è una buona attività ‘social’ tramite cui regala agli appassionati performances di rara lucidità ed adamantina bellezza riprendendo vecchi e nuovi brani da un songbook ampio e per molti versi memorabile. In questo 2021 c’è stato anche l’atteso tour con James Taylor e un nuovo album a distanza di sette anni dal precedente “Standing In The Breach” che a sua volta seguiva di altri sei “Time The Conqueror”. Molte delle composizioni presenti in questo “Downhill From Everywhere” sono state composte negli ultimissimi anni e hanno trovato posto in una preziosa collana di piccoli gioiellini, frutto anche della partnership con nomi di spicco della scena roots. La band vede musicisti di primissimo piano, dalla sezione ritmica in cui si alternano Mauricio Lewak, Jay Bellerose e Russ Kunkel alla batteria e Bob Glaub, Jennifer Condos e Davey Faragher al basso, alle chitarre splendidamente affidate a Val McCallum e Greg Leisz, con un sorprendente e godibile ‘cammeo’ di Waddy Watchel. “Downhill From Everywhere” è lavoro molto ben bilanciato tra ballate e momenti più robusti e rock, inflessioni mexican e il riconoscibilissimo stile che ha contraddistinto una carriera che copre quasi cinque decadi. Molti sono i momenti che rimarranno nel cuore dei fans e tra le melodie più belle di Jackson, canzoni che si elevano per empatia e voglia di giustizia sociale come per esempio “Human Touch” intepretata con la brava Leslie Mendelson e “The Dreamer” scritta con David Hidalgo e Eugene Rodriguez dei Los Cenzontles, tra le più belle realtà ‘mexican’ in circolazione. Da ricordare ancora la bellissima “A Song For Barcelona”, tributo accorato a una città che Jackson Browne ama moltissimo, la solida “Until Justice Is Real” che con la title-track sono ulteriore esempio di impegno per i più deboli, per coloro che sono ai margini della società, la radio-friendly “My Cleveland Heart” e le dolci “Still Looking For Something” e “Love Is Love”, quest’ultima parte di un progetto umanitario in favore di Haiti. Bentornato Jackson, ci mancava il tuo sguardo cristallino e pieno di solidarietà in questi anni bui. (Remo Ricaldone)