Frank SolivanFrank Solivan è tra i musicisti più apprezzati e premiati nell’ambito della scena acustica che si rivolge alle radici bluegrass e country ma che non disdegna ‘capatine’ nel pop, rock e blues pur rimanendo assolutamente ‘unplugged’. Momentaneamente messa in disparte la sua band, il mandolinista cresciuto in Alaska, tributa un omaggio sentito e accorato alla propria famiglia, agli amici e ai suoi eroi musicali come dice esplicitamente il titolo di questo suo nuovo disco, un lavoro lungo, articolato e decisamente brillante. Più di un’ora in cui vengono ripresi classici come la tradizionale “Wayfaring Stranger” qui trattata con inflessioni ‘bluesy’, “I Still Miss Someone” di Johnny Cash con Shawn Camp alle armonie vocali e lo straordinario dobroista Rob Ickes, il magnifico bluegrass “Dark Hollow” di Bill Browning e due sorprendenti versioni della celeberrima “Pretty Woman” di Roy Orbison con citazioni beatlesiane nei break strumentali e “Leaving On A Jet Plane” di John Denver, resa popolare da Peter, Paul & Mary. Questi sono i momenti certamente più celebri ma l’album non si ferma qui proponendo ancora grande musica e ospiti di riguardo come John Cowan e Sam Bush che tornano a collaborare con Frank Solivan, Del McCoury, tra le leggende viventi del panorama bluegrass e Jerry Douglas, dobro player protagonista di migliaia di session e tra coloro che, con il suo talento e il suo gusto, ha fatto la storia di questo strumento. Colori quasi caraibici (le originali “Mask, Snorkel And Fins” e “You Don’t Write” che piacerebbero a Jimmy Buffett), gustosi country swing (“The Fishin’ Song” con gli arpeggi magistrali di Jim Hurst), strumentali con forti legami tradizionali (“When The Leaves Turn Brown” e “Cazenovia Casanova”), la ripresa dal repertorio di artisti poco noti ma che davvero meritano apprezzamento (“Mexico”, melodia nitida e cristallina della cantautrice Sarah Elizabeth Campbell) arricchiscono un disco che può essere la porta d’ingresso, per chi non lo conoscesse ancora, ad un mondo genuino ed ispirato, deliziosamente acustico e vibrante per passione e poesia. Naturalmente chi conoscesse già Frank Solivan ed il suo mandolino non può esimersi dal comprare questo suo nuovo, notevole lavoro. Ancora una volta plauso per una delle più interessanti label indipendenti americane, la nashvilliana Compass Records. (Remo Ricaldone)