Ascoltare i suoni e le voci della Foghorn Stringband è come intraprendere un viaggio nel tempo andando  indietro alle radici più genuine della tradizione americana, dall’old-time music al bluegrass, fino alla musica hillbilly con un pizzico di cajun della Louisiana. Dal 2000 ad oggi il quartetto guidato dal mandolinista e fiddler Caleb Klauder ha mantenuto la promessa di incarnare lo spirito autentico e vibrante dei suoni più tradizionali, con un percorso in cui ha inanellato nove eccellenti ‘contenitori’ di emozioni e di passione. Dal nativo Washington State Caleb ha ora spostato la base operativa del gruppo (che ora vede la presenza di della chitarrista Reeb Willms, del banjoista e fiddler Stephen ‘Sammy’ Lind e della contrabbassista canadese Nadine Landry) nel Quebec e precisamente nella cittadina di Pointe-à-la-Croix ma ha deciso di incidere questo “Rock Island Grange” nell’isolotto di Orcas Island, Washington dove è cresciuto, in un ritorno a casa decisamente intenso. Queste sessions ora sono a nostra disposizione in un disco lungo ed articolato (quasi 70 minuti!) che coglie qua e la tutte le influenze che hanno contribuito a formare un suono esuberante, contagiosamente ritmico ed evocativo nelle ballate. L’apertura è affidata al celeberrimo ‘fiddle tune’ “Reuben’s Train” che scalda subito i motori e fa da apripista ad una selezione di traditional la cui patina di polvere del tempo è spazzata via dallo spirito fresco e brillante della Foghorn Stringband. Kentucky, Virginia e anche Texas hanno una lunga e gloriosa tradizione di ‘brani per fiddle’ e la band di Caleb Klauder li affronta con intensità non comune, confermandosi con brani come “Rose In The Mountain” unita in medley a “Tennessee Girls” e “Grigsby’s Hornpipe” una delle più belle realtà del genere. Il retaggio appalachiano, le canzoni della Carter Family, le melodie del West, il fascino cajun sono qui rinvigoriti attraverso versioni al tempo stesso fedeli agli stilemi originali ma interpretati con innegabile forza. “Lonesome Homesick Blues”, “Lonesome Valley” e “Give Me The Roses” sono pezzi fissi del repertorio della Foghorn Stringband a conferma dell’amore per la Carter Family così come è forte l’attrazione per nomi celebri della musica old-time come Grayson & Whittier qui ripresi con la bella “Rose Connolly”, le icone del cajun Balfa Brothers con “Mon Vieux Wagon” tra i momenti più belli di queste sessions e una delle più belle voci della zona degli Appalachi come Hazel Dickens la cui “Only The Lonely” fa bella mostra di se. E’ comunque un album questo dove ad ogni angolo, in ogni ‘solco’, possiamo ritrovare quello spirito di sincero trasporto e sentimento che è caratteristica del genere. Un percorso impeccabile in cui la Foghorn Stringband sceglie la via più rigorosa e, per questo, vincente. (Remo Ricaldone)