Erich McMann è un musicista che proviene dal Midwest e che si pone, con grande passione e talento, in quella scena country indipendente che congloba traditional country, honky tonk e western swing, con una spruzzata di sonorità del border e con il fascino delle ‘trucker songs’ spesso presente. “The Last American Songbook” è il suo disco di esordio, inciso in pochissimi giorni, con una bella serie di ‘sidemen’ ad accompagnarlo attraverso dieci canzoni, tutte a sua firma. Pedal steel, fiddle, piano e belle chitarre, sia acustiche che elettriche, arrangiate con gusto classico e fedele alla tradizione, fanno di questo lavoro un buon esempio di musica suonata con la voglia di emergere e di avvicinarsi agli appassionati ‘old style’. “The Red, White And Blue” fotografa alla perfezione la sua proposta con una melodia classica e la pedal steel di Ed Mooney Jr. sugli scudi, “Redneck Hippie 2012” ha il fascino un po’ ‘retro’ di certa country music degli anni settanta, “My Heart Pounds (When I See Your Face)” è un honky tonk dalle movenze swingate, “Back On The Farm” è tra gli ‘highlights’ dell’album con il suo piacevole ritmo e l’atteggiamento quasi ‘outlaw’, “I Don’t Need A Woman (To Tell Me How To Drive)” è una ‘truck song’ che non dispiacerebbe a uno come Dale Watson, “The Branson, Mo. Summertime Blues” è lunga e discorsiva, comunque interessante, “The Time Has Come”, piena di riverberri, è molto anni sessanta, un po’ a la Roy Orbison mentre “The Ghost Of Senior Carmello” profuma di border. Questi sono i momenti più validi di un disco onesto e genuino, certamente non rivoluzionario ma che riserverà ascolti piacevolissimi. www.erichmcmann.bandcamp.com. (Remo Ricaldone)