Nativo di Las Cruces, New Mexico ma praticamente texano di adozione per aver contribuito fattivamente alla scena di Austin negli anni, prima con i Blue Diamond Shine, autori di un buon roots rock ad inizio duemila, e poi con una carriera solista che via via lo ha portato ad assurgere a figura di ottimo livello per quanto riguarda le commistioni tra country e rock’n’roll, Eric Hisaw prosegue il suo percorso artistico con immutato vigore e passione, centrando con questo “Can’t Stop Time” un altro punto a suo favore. La passione per il rock’n’roll di Eddie Chchran, Buddy Holly, Bobby Fuller e Chuck Berry tra gli altri è ‘sfumato’ dalla country music più genuina ‘made in Texas’ con alcune belle sorprese come le due cover proposte: una appassionata “Something About You”, eccellente ‘soul number’ dal songbook di Holland, Dozier, Holland entrato nel repertorio dei Four Tops e l’altrettanto interessante “Buffalo Ballet” dell’ex Velvet Underground John Cale. “Can’t Stop Time” è un disco la cui urgenza espressiva, l’effervescenza strumentale di una band solida e coesa con in primo piano le tastiere di Ron Flynt e la sezione ritmica formata dal basso di Ron McRae e dai tamburi ai quali si alternano Shawn Peters e Paul Soliz, l’ispirazione compositiva di Eric Hisaw fanno si che il suono risulti sempre vivace e vibrante. E il disco scorre con una naturalezza disarmante, dalle inflessioni a la Blasters dell’iniziale “Dark Time” alla brillantezza di “Can’t Stop Time” e “Close The Door” che omaggiano Buddy Holly con i tempi giusti e con notevole coinvolgimento. “What They Got” profuma di ‘fifties’ mentre “Last Time I Saw You” si ricollega con il miglior rock delle radici e “Someone Else” chiude con il botto, travolgente e potente nella tradizione più autentica di un rock’n’roll che vede Eric Hisaw e la sua band in primo piano nell’attuale scena indipendente americana. (Remo Ricaldone)