Se il precedente album solista, “Beat The Night” del 2020, presentava il lato acustico della personalità artistica di Edward Abbiati, questo suo nuovo “To The Light” ne esalta lo spirito gioiosamente rock dando spazio alle mille emozioni che albergano nelle dieci trascinanti canzoni che lo compongono. Il musicista italo-inglese celebra così il rigenerante e salvifico potere del rock’n’roll, collegandosi idealmente ad un suono figlio diretto di Bruce Springsteen, di Willie Nile e anche di band come Lucero e Gaslight Anthem in un’alternanza di momenti che vanno dalla travolgente e corale “Three Chords & The Truth” che sottolinea il bisogno di affidarsi alla musica per guarire ferite e delusioni, all’amore per le persone care nella commovente chiusura di “Love Note”. In mezzo c’è molto sia musicalmente che dal punto di vista lirico, c’è un musicista che si è speso molto per questo progetto, c’è tutto il coinvolgimento di una serie di musicisti di grande valore come Maurizio ‘Gnola’ Glielmo le cui chitarre segnano un percorso eccellente, come Joey Huffman, ex Drivin’ and Cryin’, all’organo, come la ruggente sezione ritmica formata da Enrico Fossati al basso e da Mattia Martini alla batteria (che si alterna con Winston Watson che ha suonato con Bob Dylan, Giant Sand e MC5), i fiati che non possono non rimandare sia al miglior Springsteen che a certe cose di Van Morrison, la lap steel nelle sapienti mani di Mike ‘Slo Mo’ Brenner (già con i Marah e i Magnolia Electric Co.) e una produzione adulta di un lavoro che ha preso vita tra il Galles e Nashville. La tensione emotiva rimane alta in tutto il disco, il coinvolgimento, l’autentico spirito rock che pervade “Nothing Left To Say” è palpabile mentre la modulata “Just About Now” sottolinea il gusto della melodia di Edward Abbiati, con i fiati e gli archi a carezzare l’ascoltatore avvicinandosi al Van Morrison ‘americano’ degli anni settanta. “Rags (London W12, 1998)” regala una perla acustica che smorza l’irruenza rock e si snoda tra dobro e fisarmonica in maniera veramente poetica, come autentica ‘poesia di strada’ è la seguente “Coast Of Barcelona” con un sontuoso Joey Huffman all’hammond. Un disco questo “To The Light” che conquista subito per l’estrema sincerità e per lo spirito, irrequieto e passionale, del protagonista che viene rimarcato dalla title-track, godibile ballata elettrica con i ‘soliti’ Joey Huffman e ‘Gnola’ sugli scudi, dall’ipnotica e potente  “Going Downtown”, dall’irresistibile fascino di “Stairs To The Stars” con la tensione che si protrae grazie al drumming e ai fiati posizionati alla perfezione e con le pennellate di lap steel a colorare il tutto, dalla gioiosa e pimpante “One Step At A Time” che mischia rock, folk e pop con grande intelligenza. Un disco che ricorderemo a lungo. (Remo Ricaldone)