Doug Cox e Linda McCrae sono tra le migliori voci del cantautorato di estrazione folk in Canada, con carriere consolidate e ampiamente apprezzate nel circuito delle coffehouses e dei locali che propongono musica acustica. Per la prima volta tentano la strada condivisa attraverso una serie di canzoni incise nel corso di alcune serate nella primavera del 2022 principalmente nel British Columbia e confluite in questo interessante “Beyond The Great Pause”, disco rilassato ed estremamente godibile. Tra originali e cover, alcune decisamente sorprendenti, la coppia mostra grande affiatamento ed empatia aggiungendo un solido tassello alle loro carriere. Se “Beyond The Great Pause” apre con la title-track che omaggia la figura seminale di John Prine, “Heroes” (si, proprio quella!) è rifatta con grande gusto e sagacia rendendo il brano di David Bowie in tutta la sua intensità. La splendida melodia di “Crow On The Cradle” di Sydney Carter è sicuramente uno dei momenti più alti ed intensi del disco, “Listen To The Water” avvicina la coppia al blues rurale del ‘deep south’, “All Vine No Tater” con il dobro di Doug Cox è coinvolgente e divertente, classico ‘sing-a-long’ nei concerti, “Ready For The Times To Get Better” firmata da Allen Reynolds è un piccolo classico della canzone country-folk e qui è riproposta con grande bravura finendo sicuramente tra i brani vincenti dell’album, mentre l’altra (bella) sorpresa è la rilettura di “Waterloo Sunset”, tra le composizioni più belle di Ray Davies con i suoi Kinks, qui in una versione naturalmente ‘folkie’ con il violino di Daniel Lapp. Da citare ancora in chiusura l’apporto vocale della brava Kim Richey in “New Tim Hortons” composta dalla coppia Cox/McCrae, quasi un ‘talking blues’ posto a congedo di un lavoro dal sapore semplice ed autentico. (Remo Ricaldone)