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Il suo primo amore è stato il folk, quella che gli ha dato notorietà e gli ha riservato un posto nella storia della musica americana è stata la country music. Texano di Floydada, Don Williams ha sempre rappresentato il lato più romantico e poetico dell’universo country, così come il suo carattere schivo, timido e gentile e la sua calda tonalità vocale lo ricorderà giustamente come il ‘Gentle Giant’, colui che ha esercitato fascino e guadagnato rispetto nei confronti, trasversalmente, di colleghi dell’ambito country ma anche rock e pop. Ci ha lasciati all’età di settantotto anni in punta di piedi, così come aveva vissuto questi anni, con momenti di notorietà come nel 2010 quando era stato inserito nella Country Music Hall Of Fame, riconoscimento legittimo per le molte stagioni (specialmente tra gli anni settanta e i primi ottanta) in cui le sue canzoni hanno affascinato pubblico e musicisti collocandolo tra i grandi del genere country. Da tanto era lontano dalle charts e solo un pubblico ‘adulto’ lo ricordava per classici come “You’re My Best Friend” (1975), “I Recall A Gypsy Woman” che fu un grandissimo successo in Gran Bretagna dove fu molto più noto che in patria, “Some Broken Hearts Never Mend”, “Tulsa Time” del 1978 scritta con Danny Flowers che fu un hit per Eric Clapton e in seguito incisa anche da Reba McEntire e Jason Boland e “I Believe In You” che gli valse nel 1981 un Country Music Award. Il suo nome verrà ricollegato a quella stagione in cui country music, reminiscenze folk e gusto pop furono al centro dell’attenzione degli appassionati e regalarono canzoni e sensazioni indimenticabili. So long, Don….(Remo Ricaldone)