Il titolo, “Twang”, è già di per se inequivocabile, l’amore per la country music di una ‘sudista’ che vive nel New Jersey pure: quella di Carla Ulbrich farà felici i tradizionalisti e comunque tutti coloro che mal digeriscono le attuali proposte nashvilliane legate alle major. “Twang” è si breve, otto brani per poco più di ventidue minuti, ma c’è tutta la profonda ironia, la passione ed il talento di un’artista capace di inserire testi (auto) ironici e a volte non molto politicamente corretti in un contesto gustosamente country ed honky-tonk con il supporto di alcuni ottimi nomi della scena roots come la straordinaria accoppiata Rob Ickes e Andy Leftwich rispettivamente al dobro e al fiddle, due tra i migliori ai loro strumenti, Bob Malone alle tastiere ed il produttore Bob Harris a pedal steel, basso e mandolino. Ne esce così un lavoro che scorre benissimo tra un trascinante uptempo e un country waltz, parodiando Hank Williams e la sua “Jambalaya” in una irresistibile “From The Bible”, godendo il finissimo lavoro al dobro di Rob Ickes in “Stop Tryin’ To bring On The Apocalypse” e tratteggiando personali bizzarri e surreali (ma non troppo) in canzoni come “She’s An Extra” o “Interviewing Therapists”. Spesso emergono inflessioni bluegrass ma il suono di insieme è un bel gioco di equilibri tra tradizione e contemporaneità e soprattutto una piacevolezza che rende “Twang” degno di essere preso in considerazione. (Remo Ricaldone)