Straripante e coinvolgente. Questo è Luke Combs nella dimensione live, tanto che il suo show al C2C di Londra è stato, a mio parere, uno dei momenti migliori dell’edizione 2018. Con sfrontatezza e con una buona dose di coraggio, questo ragazzo del North Carolina è passato senza il minimo sforzo da Alan Jackson (Chasin’ That Neon Rainbow ) agli Eagles (Take it Easy ) da Toby Keith ( Should’ve been a Cowboy ) a Brooks & Dunn (Boot Scootin’ Boogie). Ovviamente non sono mancati i brani tratti da This One’s For You, il suo debut album, sicuramente uno dei migliori albums del 2017. “ Le mie passioni” spiega nella press conference, “ sono guardare la Tv e giocare ai videogiochI” e in questo assomiglia a tanti suoi coetanei in ogni parte del mondo. Anche sul palco del 02 Arena, davanti a più di 20.000 persone e gomito a gomito con personaggi del calibro di Tim McGraw, Faith Hill o Sugarland, si è presentato come un ragazzo qualunque, col cappellino dei suoi miti (Brooks & Dunn) in testa e con una “Blue Solo Cup” (sicuramente non vuota) in mano. Un ragazzo come tanti, sotto ogni punto di vista, tranne quando canta, perché nel momento esatto in cui inizia a cantare sprigiona tutta quella magia che solo un grande artista riesce a trasmettere. Nel momento esatto in cui inizia a cantare mette tutti d’accordo: è lui la grande rivelazione della musica country Americana. (Gianluca Sitta)