Sono ormai nove i dischi incisi da Brent Moyer per la label svizzera Brambus in un sodalizio solido e fruttuoso che ha legato il musicista cresciuto nel Wyoming a una delle storiche realtà discografiche europee in ambito roots, già importante approdo per un altro grande della musica americana come il compianto  Richard Dobson, tra le figure basilari del cantautorato texano. Brent Moyer si è guadagnato il nomignolo di Global Cowboy per l’innata e coinvolgente voglia di diffondere la sua passione per la country music, spesso condita da grande bravura come songwriter oltre che ad una ottima predisposizione come entertainer. “Song Rider” è un altro capitolo di rilievo nella sua lunga carriera dove in molti momenti emerge una poetica nostalgica ed accorata, uno sguardo dolce ed intenso al passato come in “Jenny Lake”, in  “The Radio” evocando la bellezza della musica con cui è cresciuto e in “Just Passing Through”, rimarcando l’amore per la sua vita da musicista errante in “The MInstrel” e collaborando con gente del calibro di Kostas (firma nobile della scena nashvilliana), di Ron Kimbro e di Michael Supe Granda, co-fondatore  degli Ozark Mountain Daredevils, presente al basso in “I Know, You Know Better” tra i momenti più frizzanti. Disco questo che scorre con grande freschezza ed evoca una country music senza tempo, con melodie che conquistano come “I’m At Home”, la discorsiva e pianistica “Some Lucky Stardust” e la cadenzata “Song Riders” che da il titolo ad un bel disco che celebra le migliori stagioni del genere e ci riconsegna un artista in ottima forma. (Remo Ricaldone)