Bastard-Sons-of-Johnny-Cash-Walk-Alone1970 Monte Carlo (Distance Between): con un ritmo molto vivace ed una voce che gioca sulla variabilità del timbro, la canzone racconta di come un uomo possa fidarsi solo della propria automobile che, come nella migliore tradizione narrativa western – country, surroga l’amore femminile mai realmente incontrato
Where I Found You (Distance Between): una stupenda ballata, sentimentale e romantica, magistralmente interpretata da Stuart; un testo che parla della profonda bellezza e verità dell’amore, con una efficacia e delicatezza davvero unica nel genere
Austin Night (Mile Markers): con un ritmo reso quasi sognante da una steel appena accennata e con delle incursioni di chitarra dal sapore mexican, la canzone è una vera e propria dichiarazione d’amore per il Texas, concepita in occasione della partecipazione di Stuart al concerto tenutosi, nel 1998, in occasione del ‘Willie Nelson’s Annual 4th of July Picnic’
No Easy Road (Mile Markers): la canzone è stata ispirata dalla vita e dall’opera di Billy J. Shaver, allo stile musicale del quale, in effetti, si avvicina molto; la canzone parla dell’asprezza e della difficoltà della vita, piena di ostacoli e di rinunce. Con una ritmica veloce e allegra, il pezzo rappresenta il tipico esempio di produzione folk statunitense in cui si manifesta una (apparente) opposizione tra aspetti emozionali e razionali, ovvero tra gli effetti emotivi generati della ritmica e quelli prodotti dalla comprensione del testo
Highway Bound (New Old Story): è la canzone di apertura dell’album; con un ritmo accattivante, una steel sapientemente dosata, una chitarra che esce al momento giusto senza mai cadere in tentazioni rock e la voce di Stuart che alterna aperture a compressioni, il pezzo è destinato a diventare un classico
413DSNCWT0LNew Old Story (New Old Story): un puro honky tonks, bello e senza sovrastrutture inutili; pezzo a dir poco favoloso, con una steel guitar abbondante e rotondissima
Texas Sun (Walk Alone): forse il pezzo più rappresentativo della produzione di Stuart; una fuga sotto il sole del Texas, portando con se il fardello del rifiuto della donna amata e della società, alla ricerca di se stesso, in un continuo ed infinito viaggio sulla propria Cadillac nera
Seven Steps (Walk Alone): un pezzo, con sonorità molto dolci e latineggianti, che racconta come un uomo, pur virtuoso e forte, possa trovarsi indifeso quando incontri una donna dalla grande personalità
Lonsome Sky (Walk Alone): una ballata struggente e dolorosa, carica di sofferenza che si avverte nel ritmo, trascinato e dolce, e nella voce, soffocata e trattenuta, che esplode, infine, in una preghiera sotto un cielo solitario
Crying over You (Walk Alone): un divertente hillbilly dal ritmo r’n’r, tenuto a bada da una steel, come sempre, notevolissima. (JLLB, Mary Migliorati -traduzione testi-Andrea Pea -grafiche)