L’ amico e scrittore Fabio Strinati ci ha inviato questa poesia ( inedita) dedicata a Paradise, il grande successo di John Prine. Eccola in anteprima per i lettori di planetcountry.

JOHN PRINE, Paradise

 

                       Con immenso affetto a John Prine.

                       10 ottobre 1946 – 7 aprile 2020.

 

                       Di Fabio Strinati

1

Aprile. Violini piovosi, solcati da gridi

nel vento tralasciano suoni denigrati,

scompigliati nel maltempo; un infuso

di foglie infreddolite sul ciglio

della strada sfuggita all’andatura

dello squarcio.

2

Lassù, s’avvolgono turpi colori

alle falde d’un sole che riposa.

Un vagone è là, tra siepi sperdute

nel circuito delle ombre; salgono

pennacchi di fumo a poco a poco

nell’aria sminuzzato.

3

Laggiù in un angolo, città vecchia

in un secolo d’incanto. In un diario,

meandri di formule, tutto annotato,

i ricordi logori, la memoria in un rifugio

per papaveri; sopra uno scaffale derelitto,

una manciata di foto stivate nel Green River.

4

 

Minuto per minuto: rifinito,

il Paradiso accigliato e canuto!

Nel tempo (stracolmo il gozzo

dell’orologiaio) giacciono tempeste,

sveglie ed usignoli; si sciolgono

al suolo, grappoli di ritornelli.