La collezione di vinili che ha accompagnato la crescita della scozzese Martha L. Healy era composta da dischi degli Eagles, di Bruce Springsteen, dei Dubliners e dei Traveling Wilburys a cui negli anni si sono aggiunte le ‘scoperte’ di Carole King, Dolly Parton e Sheryl Crow, stimoli ed ispirazioni che l’hanno portata ad imbracciare la chitarra e iniziare a sognare. “Keep The Flame Alight” è in qualche modo la realizzazione delle sue aspirazioni, un punto d’arrivo e naturalmente uno di partenza per una carriera che può diventare importante. Registrato a Nashville con l’apporto di alcuni tra i migliori sidemen della città, gente che suona abitualmente con Kacey Musgraves, Rodney Crowell ed Emmylou Harris, “Keep The Flame Alive” è lavoro già fortemente personale nei temi e maturo nelle sonorità, accostabile alle migliori voci della Nashville contemporanea e dal tocco deliziosamente ‘folkie’ in parecchi momenti. Se “Woman With No Shame” è splendidamente acustica e la si potrebbe avvicinare allo spirito di una Nanci Griffith, “No Place Like Home” è l’accorato legame con la nativa terra di Scozia dalla quale non ci si può staccare pur con la consapevolezza di doverla spesso lasciare per lavoro. “Unmade Bed” mostra ancora gli stretti legami con le sonorità folk scoto-irlandesi, fuse con sapienza con i suoni americani, come Mary Black e Maura O’Connell, due riferimenti. Le atmosfere sono calde e partecipate, gli arrangiamenti, curati da David Spicher, sono impeccabili per gusto e bilanciamento di suoni, le capacità compositive ed intepretative di Miss Healy ci sono tutte, vicine alle migliori voci (e ‘penne’!) di Music City, da Gretchen Peters a Beth Nielsen Chapman, forse con un maggior avvicinamento ai suoni delle radici. Canzoni come “Livin’ Someone Else’s Dream”, “Fall In Love Again”, “Sisters To Strangers” e “Don’t Give Up” ne sono il cristallino esempio. Disco caldamente consigliato (Remo Ricaldone)