Marco R. Wagner è musicista dalla carriera lunghissima e particolarmente articolata, sorprendente per sviluppo ed influenze e degna di essere conosciuta per gusto e profondità espressiva. Marco è nato a Rio De Janeiro da padre spagnolo e madre brasiliana, lui pittore e lei pianista ed entrambi hanno avuto un ruolo basilare nella sua continua ricerca artistica, prima in Spagna, poi a New York e in seguito, dagli anni novanta, a Nashville. Il suo è un piacevolissimo intreccio di country music, pop e canzone d’autore che rimanda alla fertile stagione, negli anni settanta, quando nelle classifiche di vendita americane (e non solo) spopolavano Eagles, Seals & Crofts, America e Loggins & Messina. Dolci e modulate melodie prettamente acustiche che regalano emozioni nostalgiche e pervase da una limpida aura che le rende decisamente accattivanti. “Back To The Plow” è il più recente capitolo di una discografia segnata da una serie di lavori concepiti negli States che, da inizio anni novanta, hanno contribuito a farlo apprezzare da chi ha amato i nomi citati in precedenza. Le chitarre dello stesso Marco Wagner e di Jeff Espinoza sono veramente eccellenti, la sezione ritmica con Miguel Morales al basso e Ezequiel Navas alla batteria si tiene spesso ai margini di canzoni spesso contemplative e che regalano spunti interessanti ad ogni ascolto, rivelando appieno una qualità sicuramente ‘deja vu’ ma proprio per questo ammirevole. Tredici canzoni incise durante i difficili mesi della pandemia in un piccolo studio di registrazione spagnolo caratterizzate da un mood intrigante e ricco di eleganza e grazia. Nel caso di “Back To The Plow” non conta segnalare un brano piuttosto che un altro tale è la piacevolezza e la coesione dei momenti che lo compongono. Basta lasciarsi avvolgere dalle melodie e dare fiducia a questo artista. (Remo Ricaldone)