Di lei si è detto che nelle sue vene scorre acqua salata, tale è il legame, indissolubile, con Cape Cod, Massachussetts e con tutta quella magnifica area costiera che è anche patria di grandi cantautori legati ai suoni folk e country. Kathleen Healy sa tratteggiare con cura e delicatezza quadretti di notevole espressività, spesso legati ai rapporti interpersonali e alle difficoltà di viverli nella maniera più equilibrata ed umana, non disdegnando però anche tematiche sociali come nella intensa “Speaking Out” in cui si parla del movimento ‘Me Too’, espressione della condanna di ogni forma di abuso, fisico e psicologico, sulle donne. “Embracing The Journey” scorre con pacifica naturalezza tra ballate acustiche in cui la melodia ha un ruolo primario e l’interpretazione è deliziosamente poetica, le chitarre acustiche ed elettriche, il piano, il mandolino ed il fiddle si inseriscono con sapienza e sagacia. Non manca comunque qualche ‘uptempo’ per dare un tocco più frizzante al susseguirsi delle canzoni come in “Keep Comin’ Back”, “Slip Away” e “House Of Love” dove si aggiungono sapori pop e piacevoli melodie che conquistano subito. I momenti migliori a mio parere sono quelli in cui Kathleen Healy sfodera la sua più intima ispirazione celebrando emozioni come nostalgia, inquietudine, malinconia, trepidazione in una serie di gioiellini come “Two To Tango”, “Over The Ocean”, “Old Man WInter”, “Enough”, “Vagabond”, “Small Things” (con la collaborazione dell’ottimo songwriter Mark Erelli) e “Gifts From My Mother”, esempi luminosi delle qualità artistiche della cantautrice  della East Coast. (Remo Ricaldone)