Gord Bamford è un grande artista oltre che una persona affabile e disponibile. Non condivido quasi nulla di quello che ha detto in conferenza stampa riguardo l’evoluzione della musica country negli ultimi decenni, ma rispetto la sua scelta artistica di rimanere, dal punto di vista musicale, legato alla tradizione, al solco tracciato da Waylon, Hag and Hank. Una scelta coraggiosa che lo ha portato a non “puntare” su Nashville ( e questa, per un cantante country, è una scelta davvero difficile) e a cercare fortuna altrove. In Australia per esempio, oppure in Europa oltre che, ovviamente, in Canada, Paese dove si è trasferito da piccolo. Chi sceglie la strada più difficile, più incerta e più tortuosa pur di rimanere fedele alle proprie idee ha tutta la mia stima, la mia simpatia e per questo gli perdono anche le “bordate” che in conferenza stampa ha lanciato contro Garth Brooks. Ma Bamford non è venuto fin qui per tenere conferenze ma per cantare, cosa questa che gli riesce sempre piuttosto bene. Alle 22,30 circa, davanti ad un PalaTexas gremito, il Canadese ( ma è nato in Australia) ha imbracciato la chitarra e , accompagnato da una band di tutto rispetto, ha dato vita ad un grande show. Uno show dinamico, ricco di emozioni che si è snodato attraverso una ventina di canzoni originali e qualche cover. Solamente due (Neon Smoke e Down) i brani tratti dall’ultimo cd Neon Smoke appena uscito, mentre invece ampio spazio ad una serie di grandi successi che hanno ripercorso tutta la carriera artistica del singer di Traralgon. Si parte con Heard You In A Song (tratta da Tin Roof del 2016), per poi proseguire con Farm Girl Strong , la honky tonk song Blame It On That Red Dress e la divertente Postcard From Pasadena. Tocca poi a  Put Some Alcohol On It (tratta da Day Job del 2010), Breakfast Beer (sempre da Tin Roof) e per la bellissima It Is Friday Yet ?, il brano più famoso di tutto il repertorio e canzone che da il titolo ad uno degli albums più riusciti. Ancora alcuni brani di successo ( fra tutti la melodica When Your Lips Are So Close), per poi concludere, come encore, con la sempreverde If You’re Gonna Play In Texas, il classico degli Alabama.  Un concerto senza dubbio piacevole, uno dei migliori concerti country che si siano mai tenuti sul suolo Italico dove un musicista in piena ascesa dal punto di vista artistico, ha dato il meglio di sé stesso. Grazie quindi a G.B. per la bella serata e per aver contribuito in maniera determinante a rendere il Voghera Country Festival edizione 2019 una vera e propria festa della musica. Un’ultima cosa…… peccato che non siano state previste richiesta da parte del pubblico durante il concerto. Much Too Young (To Feel This Damn Old), The Dance o Friends In A Low Places gliele avrei chieste molto volentieri. Con la voce che si ritrova sarebbero state delle covers fantastiche. (Gianluca Sitta)