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Inaspettatamente il nostro articolo intitolato “James Otto in Italia…. cerchiamo di meritarcelo” ha suscitato un acceso dibattito a colpi di post sui social. Parliamo quindi ancora di live e balli country e lo facciamo con Michele Sangion, ideatore del Country Christmas, che, come lui stesso ci racconta, per non scendere a compromessi su questo argomento, ha deciso di lasciare la “sua” manifestazione. 42 anni, appassionato di cavalli fin dall’età di 18, Michele gestisce reti commerciali finanziarie e insegna marketing commerciale ma si è anche specializzato nell’ organizzare eventi country. Una passione questa che si è sviluppata soprattutto dopo aver stretto una sincera e profonda amicizia con il presidente del Billy Bob’s Texas, Concho Minich. Attualmente ha aperto insieme al socio Tino Quaranta una attività che opera proprio in questo campo.

D. Come mai Michele tu che sei stato l’ideatore e l’anima del Country Christmas, da quest’anno non fai più parte dell’organizzazione?

-Il Country Christmas segna una parte fondamentale della mia crescita nel creare novità negli eventi. Grazie a Natalia Estrada, a suo marito Andrea Mischianti ed a un gruppo di “pazzi” nasce nel 2009 e la prima edizione sfiora i 20000 visitatori . Lascio il Country Christmas e non ho voluto rinnovare il contratto proprio perché nell’ edizione dello scorso anno sono subentrate nuove persone (provenienti da altre regioni e quindi non legate al territorio) che hanno messo al centro la line dance e l’hip hop, stravolgendo completamente l’idea di format che avevo in mente. Nemmeno i balli più “country” come il two step o i balli di coppia devono comunque monopolizzare la scena perchè è il concerto ( non importa se gli artisti siano Americani o Italiani) il vero fulcro della manifestazione. Questo è un punto sul quale non ero disposto a scendere a compromessi e quindi ho lasciato. Inoltre non potevo condividere l’idea di ignorare le realtà locali. Bisogna infatti coinvolgere il territorio in tutte le sua forme, siano le scuole di ballo, i djs o altre forze che operano in Friuli . Lascio con una grande serenità nel cuore convinto di aver fatto tanto per la mia amata regione.-

D. Visto che ovviamente rimarrai nell’ambiente dei cavalli e della country music, quali sono i progetti per il futuro?

-Per il futuro ho una grande idea. Dopo anni di studio del settore e di esperienza all’interno di esso, ho capito che per aver successo in una manifestazione country la devi vivere in prima persona. In secondo luogo devi coinvolgere tutte le realtà locali. Come ho detto ho una grande idea che ora è diventata più di una semplice idea perché abbiamo già, indicativamente, deciso le date. Mi aiuterà un team di 12 persone che si occuperanno dei vari padiglioni . Non voglio svelare luogo e data ma quello che vi posso garantire è che la musica dal vivo sarà al centro della manifestazione. Ovviamente ci sarà ampio spazio anche per il ballo, in tutte le sue forme senza dover aspettare i turni e con la supervisione di coreografi giunti da tutta Europa. I cavalli saranno protagonisti con tutte le discipline western , ma vi saranno anche momenti didattici, esposizione di macchine e moto anni 50/60 e tanto altro. Infine, ripeto, sarà fondamentale coinvolgere Regione, Provincia e Comuni a cui daremo la possibilità di valorizzare il tessuto imprenditoriale locale. Country Christmas e’ stato per me un grande trampolino di lancio ma il format che ho in mente punta ad oltrepassare i confine nazionali e rivolgersi all’Europa. Ovviamente Natalia e Mischianti saranno con me in questo progetto. Non voglio svelare altro troppo in anticipo.-

Questo dunque il parere di Michele Sangion che ringraziamo. Ovviamente se qualcuno desidera replicare o semplicemente intervenire , basta inviarci una mail e noi saremo ben lieti di pubblicare eventuali comunicati. ( gianluca@planetcountry.it )