Otto dischi all’attivo, gli ultimi sei per l’etichetta elvetica Brambus, una discografia all’insegna di un’affascinante miscela di folk e country music: questo è molto altro è Brendan Monaghan, ottimo cantante ed autore proveniente dalla contea di Down, Irlanda. “Unbroken” ripropone con grande freschezza le sue radici folk unendole ad una sua visione country che nell’Isola di Smeraldo ha sempre trovato numerosi adepti ed appassionati, fornendo spesso un contributo notevole a quei suoni. Dodici canzoni che scorrono ottimamente tra fiddle, accordion, uilleann pipes (la classica cornamusa irlandese), banjo e tin whistle in un fluire brillante e fortemente melodico, con la guida sicura di Brendan Monaghan e della sua voce modulata e dolce. Dalla title-track in cui la cornamusa di Cormac Buzz O’ Briain mostra subito radici forti ed orgogliose alla successiva “Molly”, altro momento basilare con la proverbiale e nostalgica poesia irlandese in primo piano, il disco si incanala subito in un percorso che non perde mai in ispirazione ed estro regalandoci canzoni che accarezzano il cuore e l’anima. In alcuni momenti ci si avvicina ad un’altra eccellente realtà irlandese che dagli anni ottanta, per alcuni anni, diede vita a quel fascinoso mix di folk, rock e country con il nome di Waterboys ed in effetti canzoni come “I Look To You”, “The Devil Must Have Sent You”, la splendida “Here Come The Blue Skies” e “Gospel Jim” con il violino di Niall McClean che disegna bellissimi arabeschi hanno la stessa forza espressiva della band guidata da Mike Scott (nato comunque in Scozia pur avendo legato il proprio destino all’Irlanda). “Unbroken” può essere, se non conoscete ancora la musica di Brendan Monaghan, l’occasione ideale per avvicinarvi al suo mondo musicale, un mondo che riserverà più di un momento prezioso e da ricordare. (Remo Ricaldone)