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“E’ un grande onore per me essere qui e suonare per gli eroi della nostra Nazione”. Con queste sincere e belle parole Trace Adkins ha salutato il pubblico presente al concerto di giovedì 11 maggio a Camp Ederle a Vicenza, concerto inserito nel The USO Tour che, oltre alla data nella città del Palladio, prevedeva una tappa anche ad Aviano e una a Sigonella. Organizzato in maniera impeccabile come sempre, l’esibizione, inizialmente prevista all’aperto, si è invece svolta in un luogo al coperto, viste anche le incerte previsioni metereologiche, ma questo non ha penalizzato troppo la qualità sonora dello show. Uno show decisamente riuscito grazie anche ad un Adkins in discrtea forma e, ovviamente, molto coinvolto. Puntuale alle 18, il singer di Sarepta LA, è partito con “Songs About Me” (tratta dall’album omonimo del 2005) il brano più adatto per iniziare un concerto che, per il tipo di atmosfera e per la location, si connotava come particolarmente carico di feeling. Poi è stata la volta di “Chrome”, canzone del 2001, che ha segnato una svolta (per fortuna presto18447889_10211312243435023_1395496975_n
abbandonata) verso un largo uso di sintetizzatori nella produzione musicale del nostro artista. A seguire “Something’s Going On” ( il primo dei due brani inseriti in scaletta tratti dal nuovo cd), “Just Fishin” ( da Proud To Be Here), Big Time e Hot Mama. Sostenuto da una band composta da basso, batteria, due chitarre, tastiere, steel guitar e una graziosa quanto brava corista, vi è stato anche il tempo per una cover, la stupenda Every Time You Go Away, brano scritto da Daryl Hall e John Oates ma portato al successo nel 1985 da Paul Young. Altissimo, dal fisico possente e dalla voce molto profonda, Trace è davvero un personaggio. Un personaggio che è riuscito a buttarsi alle spalle i momenti bui che spesso la vita ti costringe ad affrontare e che ora, a 55 anni, vive una seconda giovinezza. Dopo Every time You Go Away e stata la volta di “Ladies Love Country Boys”, tratta da Dangerous Man del 2006 e l’immancabile “Honky Tonk Badonkadonk”. Richiamato da un incessante “one more song” da parte di un pubblico decisamente soddisfatto, Trace è tornato on stage per Missing You e per concludere, ma questo tutti se lo aspettavano, con Still A Soldier, il secondo brano tratto dall’ultimo cd “Someting’s Going On e canzone che ha letteralmente infiammato la platea. Un’ora e mezza circa di esibizione praticamente perfetta, tanto che, come sempre, viene spontaneo porsi la solita domanda. “ Ma come faranno i cantanti e i musicisti Americani ad essere così impeccabili anche nella dimensione live?”. Come consuetudine allo show sul palco è seguito il rito della firma degli autografi, della foto e soprattutto dei selfie ( in fondo siamo nel 2017 e va di moda così) con i presenti che si sono messi diligentemente in fila per attendere il proprio turno. Una serata di grande musica in un’atmosfera straordinariamente e piacevolmente rilassata. (Gianluca Sitta)